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Le sette cose che devi sapere sul referendum in Scozia

Dalle origini scozzesi di Queen Elisabeth al presagio della nuvola che sta spopolando sul web: tutte le curiosità sul voto

1) LE ORIGINI SCOZZESI DELLA REGINA ELISABETTA
Proprio così. L'attuale dinastia regnante del Regno Unito discende da Maria Stuarda, regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567. Nata a Linlithgow dal re Giacomo V di Scozia e dalla sua seconda moglie, la duchessa francese Maria di Guisa, Maria Stuarda riparò nella cattolicissima Francia,  nell'ambiente raffinato della corte di Caterina de' Medici, durante le guerre angloscozzesi quando aveva cinque anni. Morì decapitata per volontà della cugina Elisabeth, l'8 febbraio 1587. Ma c'è un altro elemento incontrovertibile che fa propendere per le origini scozzesi di Elisabeth: la regina Madre è figlia di Claude Bowes-Lyon, conte di Strathmore e Kinghorne che aveva ereditato dal padre scozzese oltre al titolo anche vaste proprietà nelle Highlands. Di fatto i Bowes-Lyon discendono dalla Royal house of Scotland.

2) VOTERANNO ANCHE I NON SCOZZESI
Dei 4,3 milioni di cittadini che potranno esprimere la loro preferenza nel referendum, circa 650 mila persone non sono scozzesi: tanti sono i cittadini inglesi ed europei regolarmente residenti in Scozia, cui è riconosciuto il diritto di voto. Non potranno invece votare (e la cosa non ha mancato di suscitare polemiche) i cittadini scozzesi residenti all'estero o in Inghilterra. Considerata la ridotta forchetta tra i Sì e i No, segnalata da tutti i sondaggi della vigilia, saranno proprio i non scozzesi (il 14% dell'elettorato) a decidere l'esito della consultazione.

3) IL PRESAGIO DELLA NUVOLA

Nuvola dell'indipendenza scozzeseLa nuvola che la cittadina Gillian Begnan ha inviato ai giornali britannici nasconderebbe il presagio dell'indipendenza

Ha suscitato scalpore, nei media inglesi e scozzesi, l'immagine della nuvola che la cittadina di origini scozzesi Gillian Begnan, 44 anni, ha fotografato quando era in vacanza in Sardegna e inviato a tutte le redazioni, credendo di vedervi una cartina geografica del Regno Unito, ma senza la Scozia. In effetti, la nuvola ricorda il profilo geografico della Gran Bretagna: il corpo centrale con Londra e le Midlands, la Cornovaglia a sinistra, l'East Anglia a destra e l'Irlanda al di là del mare. Manca appunto la Scozia, allungata verso nord. Un oscuro presagio o la dimostrazione di quanto sia salita la febbre da referendum?

4) QUEEN ELIZABETH, ANYWAY
Dovessero vincere i Sì, al di là delle conseguenze economiche sulle quali battono praticamente tutti i commentatori inglesi, la Scozia continuerebbe ad avere come Capo di Stato la Regina Elisabetta. Come l'Australia. Come il Canada. Come la nuova Zelanda. Come il Sud Africa. Come altre dodici Nazioni unite dalla comune fedeltà alla Corona inglese 

5) LE PROMESSE IN SALDO DI CAMERON
Preoccupati dai sondaggi che segnalano ancora oggi un testa a testa all'ultimo voto, David Cameron, Ed Miliband, Nick Clegg, i tre leader dei principali partiti britannici, hanno improvvisamente fatto la corsa a chi la spara più grossa, nella speranza che i cittadini scozzesi indecisi (che stabiliranno l'esito del voto) scelgano di votare in extremis lo status quo. Due le promesse last minute del governo inglese:  1) «vasti poteri» per il parlamento scozzese «secondo la tabella di marcia stabilita» dai partiti e illustrata dall’ex premier Gordon Brown; 2) L’impegno «categorico» nel riconoscere al governo scozzese la decisione se continuare a finanziare l’Nhs, il servizio sanitario nazionale che costituisce una delle maggiori incognite in caso di indipendenza secondo gran parte dell’elettorato. Chiosa la vice del premier scozzese Alex Salmond, Nicola Sturgeon: «Se le intenzioni erano serie allora perché solo adesso?»

6) SHERLOCK HOLMES E HARRY POTTER? SCOZZESI
In chiave ironica e polemica, gli scozzesi ricordano spesso che Harry Potter e Sherlock Holmes, due personaggi cult della letteratura inglese, sono in realtà originari di Edimburgo, la città come Roma costruita su sette colli.  Arthur Conan Doyle si trovava infatti a Edimburgo quando scrisse il primo libro sul famoso detective. E anche J.K. Rowling scrisse il primo libro della saga dedicata a Harry Potter in un caffè di Edimburgo

7) STERLINA MON AMOUR
 
Due sono le questioni più dibattute sui media della Gran Bretagna, qualora dovesse vincere il Sì.  C’è la questione dei giacimenti di petrolio scozzesi del Mare del Nord (che costituiscono il 90% del petrolio di tutto il Regno Unito) e c’è soprattutto la questione della valuta che adotterebbe la nuova Scozia: Alex Salmond, primo ministro scozzese, ha promesso che se vinceranno i sì intende mantenere la sterlina, ma i tre principali partiti britannici sono ferocemente contrari. E la Banca d’Inghilterra - per non far sapere da che parte sta - ha fatto sapere che la proposta sarebbe «incompatibile con la sovranità»

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