Tornano i Taikonauti
(Cnsa)
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Tornano i Taikonauti

La Cina compie un importante passo avanti nel suo programma spaziale

L'agenzia spaziale cinese Cnsa ha annunciato e mostrato al mondo ieri di aver completato con successo il primo lancio del suo nuovo missile Long March 5B. Si tratta di un traguardo molto importante per Pechino, in quanto il grande vettore è fondamentale per i piani di esplorazione spaziale della Cina. Lo stesso razzo porterà infatti su Marte la missione cinese soprannominata Tianwen (letteralmente significa Domande sull'aldilà), prevista per il lancio la prossima estate. Ma a bordo di un Long March 5B lasceranno l'atmosfera terrestre anche i moduli della nuova stazione spaziale che la Cina prevede di costruire e usare come piattaforma logistica in vista della colonizzazione della Luna. Naturalmente sulla testa del razzo è prevista anche una capsula con equipaggio umano, anche se il volo effettuato il 5 maggio è stato privo di taikonauti (così si chiamano gli astronauti cinesi, mentre quelli russi sono definiti cosmonauti).

I tecnici cinesi erano particolarmente desiderosi di raccogliere i dati tecnici sulle prestazioni dello scudo termico e dei paracadute che equipaggiano la capsula ancora senza un nome ufficiale. Questa dovrebbe essere in grado di trasportare sei o sette taikonauti per ogni volo volta, almeno secondo quanto ha riferito la China Aerospace Science and Technology Corporation, la società appaltatrice di proprietà statale che si occupa della costruzione e messa in orbita.
Il Long March 5B è in grado di sollevare 25 tonnellate di carico utile fino a un'orbita terrestre bassa, un requisito vitale per i sogni spaziali cinesi. Il decollo della missione numero uno è avvenuto alle 18 ora locale (alle dodici italiane) e circa otto minuti dopo il lancio il razzo e la capsula si sono separate. Supponendo che il resto del volo della capsula nella quale in futuro sarà ospitato l'equipaggio si sia concluso senza intoppi – nulla è stato rilasciato alla stampa - il successo ottenuto aprirà le porte a una serie di undici lanci progettati per facilitare la costruzione della stazione spaziale, almeno secondo quanto dichiarato da Zhou Jianping, capo progettista del programma, il quale ha anche spiegato che la futura stazione spaziale cinese avrà tre moduli, si chiamerà Tianhe e viene ora progettata per accogliere laboratori di ricerca, strumentazioni astronomiche, apparati per lo studio delle scienze dei materiali e della combustione.
La Cina ha già gestito due laboratori spaziali: il Tiangong-1 lanciato nel 2011 e il Tiangong-2, lanciato nel 2016. La Repubblica ha lanciato per la prima volta i propri taikonauti nel 2003, ma non ha avviato più alcuna missione con equipaggio dal 2016 a oggi. Gli usa si sono detti preoccupati per questo nuovo razzo, in quanto secondo l'intelligence esso potrebbe essere facilmente modificato per trasportare ordigni bellici con gittata intercontinentale.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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