Tutti i segreti del Conclave
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Tutti i segreti del Conclave

Domani inizierà il Conclave. Parole, gesti, tradizioni, di un rito secolare

"Nelle Congregazioni, le informazioni scambiate fra i cardinali, i dialoghi per formarsi un giudizio personale sono ormai arrivati a un primo stadio di maturazione.Si sentono quindi pronti per affrontare il passo decisivo dell'elezione del nuovo Papa".

E’ quanto ha dichiarato padre Federico Lombardi a poche ore dall’inizio del Conclave in un editoriale sull’emittente radiofonica della città del Vaticano, Radio Vaticana.

Mancano meno di 24 ore alla chiusura, dietro le spalle dei 115 cardinali, delle porte della Cappella Sistina dove si svolgeranno le votazioni per eleggere in nuovo Pontefice. Per far scattare la “fumata bianca” saranno necessari i due terzi dei consensi dei prelati elettori, ovvero 77 voti. Questa, infatti, è la nuova norma stabilita da Papa Benedetto XVI il 26 giugno 2007 nel motu proprio De Aliquibus Mutationibus.

Con questo documento Papa Ratzinger ha ripristinato la norma tradizionale sulla maggioranza richiesta per l'elezione del Sommo Pontefice stabilendo inoltre che a partire dal 34esimo scrutinio o 35esimo se si vota anche il giorno di apertura del Conclave, si dovrà procedere al ballottaggio, ma sempre con maggioranza di almeno i 2/3 dei votanti, tra i due cardinali più votati all'ultimo scrutinio, i quali però perderanno entrambi il diritto di voto.

I Cardinali non potranno avere co sé telefonini, tv, radio o portatili. Per questo è prevista una perquisizione.

Ecco cosa succederà domani:

Ore 10: Celebrazione della Messa "Pro Eligendo Papa"

Ore 15.45: Trasferimento dei Cardinali dalla casa di Santa Marta al Palazzo Apostolico

Ore 16.30: Processione dalla Cappella Paolina ed arrivo alla Cappella Sistina

Pronunciato l'”extra omnes” i cardinali saranno chiusi, isolati dal resto del mondo, nella Cappella Sistina, chiesa che è stata opportunamente bonificata per evitare che gli elettori possano essere intercettati, controllati.

L’elezione prenderà il via solo quando saranno presenti all’interno della Cappella:
- il segretario del Collegio dei cardinali
- il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie
- otto cerimonieri, due religiosi addetti alla sacrestia pontificia
- un ecclesiastico assistente del decano del collegio dei cardinali

Tutti, prima di entrare in Conclave, dovranno essere preventivamente approvati dal camerlengo e dai suoi tre cardinali assistenti pro tempore.

Le operazioni di voto avvengono tramite lo scrutinio che si divide a sua volta in tre fasi: Antescrutinium, Scrutinium vere proprieque, Post-scrutinium.

Antescrutinium: l'ultimo cardinale diacono sorteggia tre scrutatori, tre revisori e tre infirmarii  ovvero sono coloro che raccolgono i voti dei cardinali infermi nella residenza Santa Marta. I cerimonieri consegnano due o tre schede bianche a ogni elettore con la scritta "Eligo in summun Ponteficem" sotto cui va indicato il nome del prescelto, poi lasciano la Sistina.

Scrutinium vere proprieque: In questa fase ogni cardinale compila in segreto la scheda, la piega a metà e tenendola sollevata si reca all'altare con le urne. Quindi, il porporato elettore giura secondo la formula: "Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto" e fa scivolare la scheda nell'urna. A fine votazione, il primo scrutatore agita l'urna e il terzo scrutatore trasferisce le schede a una a una dentro un altro calice. A questo punto gli scrutatori si siedono davanti all'altare.
Il primo apre una scheda e legge il nome, il secondo ripete la procedura, il terzo annota il nome e lo legge a voce alta poi fora le schede con un ago sulla parola "eligo" e le lega insieme con un filo.

Post-scrutinium: le schede vengono bruciate dopo ogni votazione in una stufa.

E’ dal bruciare tutte le schede dei 115 cardinali elettori che si ha la famosa “fumata” dal comignolo che è stato collocato ad hoc sul tetto della Cappella Sistina e  che sarà nera se il voto non avrà dato esito positivo; bianca e accompagnata dal suono delle campane se con la maggioranza dei due terzi sarà stato eletto il Papa.

A seguito della fumata bianca sarà annunciato ai fedeli in piazza San Pietro, il nome del nuovo Papa e verrà introdotto dalla ormai celebre annuncio "Habemus Papam”.

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Nadia Francalacci