Conclave - il diario - 10 marzo
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Conclave - il diario - 10 marzo

Scola, Scherer, Dolan, i "papabili" sfilano nelle parrocchie romane - la gallery dei "papabili" -

“Portate la benedizione ai vostri bambini”: il cardinale Angelo Scola cita involontariamente Giovanni XXIII quando, al termine della celebrazione alle 9 del mattino nella centralissima Basilica dei santi Apostoli, saluta i fedeli. Oltre a un folto gruppo di sostenitori, giunti dalla parrocchia di Giussano in Lombardia, tra i banchi della basilica c’è la principessa Odescalchi appartenente a quella “nobiltà nera” che un tempo decideva chi doveva diventare papa e l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco. Segno che sono molti a sperare nel “papa italiano”. Il cardinale sfugge all’assedio delle telecamere e alla curiosità dei fedeli ed esce da un’uscita secondaria.

Il brasiliano Joao Braz de Aviz, in una parrocchia alla periferia romana, preferisce dare personalmente la benedizione ai bambini e celebra con loro la messa delle 10 spiegando la parabola del figliol prodigo.

L’arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, in un’altra chiesa nella periferia operaia della capitale, Gesù divino lavoratore, chiede ai bambini di pregare per il conclave.

Mentre Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston, nell’affollatissima chiesa di santa Maria della Vittoria esordisce con una battuta che suscita l’ilarità dei presenti: “Qui è conservata la meravigliosa statua del Bernini sull’estasi di santa Teresa. Avevo chiesto al rettore se potevo portarla  a Boston. Mi ha risposto che neppure Napoleone Bonaparte è riuscito a portarla via. Ma ora ripresenterò la richiesta. Chissà se è la volta buona”.

Una bimba corre incontro al cardinale canadese Marc Ouellet, mentre celebra la messa nella chiesa di santa Maria in Traspontina, a due passi dal Vaticano. Scivola l’ostia di mano al brasiliano Odi Pedro Scherer quando porge la comunione a un fedele nella chiesa di sant’Andrea al Quirinale. Il nigeriano John Olorunfemi Onaiyekan, candidato al nobel per la pace, partecipa al consiglio pastorale della parrocchia di san Saturnino e parla dei drammatici problemi della tutela dei diritti umani in Africa e degli scontri religiosi che coinvolgono i cristiani.

L’arcivescovo di New York, Timothy Dolan scherza con i fedeli che gli hanno regalato un pacchetto di caramelle all’uscita della parrocchia di Monte Mario e così fa Donald Wuerl, arcivescovo di Washington, nella chiesa di san Pietro in Vincoli

Una domenica all’insegna della spontaneità per i cardinali elettori, alla vigilia del conclave. Ma nel corso della giornata sono proseguiti i colloqui, i pranzi, le riunioni riservate. Martedì 12 marzo si entra in conclave ma “siamo ancora in alto mare”, confida a Panorama un cardinale italiano non elettore. Scola e Scherer partono favoriti ma rischiano di non essere votati dai rispettivi connazionali. Tra gli outsider potrebbero spuntare Schoenborn e Francisco Robles Ortega, arcivescovo di Gualajara in Messico. “Conclave breve” annuncia il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Ma conclave complesso e dall’esito ancora incerto.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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