1 – Cos’è
È quello che molti considerano il re delle simulazioni calcistiche, anche se c’è da segnalare la ripresa del rivale storico PES.
Prodotto da Electronic Arts sin dall’esordio nel mondo dei videogame (era il 1993), si è caratterizzato da subito per essere il primo gioco di calcio ad avere una licenza con la FIFA, vale a dire l’organo che governa questo sport a livello mondiale.
FIFA 16 esce in Europa il 24 settembre per Pc, PlayStation 3 e 4, Xbox 360 e One.
2 – Realismo
Da sempre uno dei punti di forza della serie, il realismo ha ormai raggiunto livelli notevoli: il comportamento dei compagni di squadra controllati dall’IA e la fisicità della palla sono li vero asso nella manica di FIFA 16.
Qualche indicazione generica: la difesa è più attenta in fase di marcatura e tende a leggere le mosse degli attaccanti per giocare d’anticipo; il centrocampo è arcigno e costruisce l’azione con intelligenza; l’attacco punta molto sugli scatti al limite del fuorigioco e sulle sovrapposizioni sulle fasce.
3 – Grafica
Sulle console di vecchia generazione abbiamo ormai raggiunto i limiti di potenza e, come già in FIFA 15, il colpo d’occhio è di tutto rispetto. Gli sviluppatori hanno dunque lavorato di fino per migliorare i dettagli, anche quelli che possono sfuggire a uno sguardo distratto.
Il fronte di PS4 e One si muove con maggiore agio, anche se non assistiamo a una rivoluzione. In entrambi i casi, la ricostruzione dei volti dei calciatori meno famosi è un po’ così (e perde nel confronto con PES 2016).
4 – Le donne
Per la prima volta nella sua storia, la serie presenta anche delle giocatrici donna. È un’aggiunta ben gestita, che presta la giusta attenzione alle differenze fisiche con gli uomini (in termini di gameplay) e che dunque consente di mettersi alla prova nel corso di partite più lente e meno fisiche ma comunque appassionanti e tecniche.
5 – La modalità Carriera
Dovendo soffermarsi su una delle tradizionali modalità di FIFA, vale la pena di puntare l’attenzione sulla Carriera, perché è stata arricchita dal punto di vista narrativo e regala maggiore enfasi sulla crescita e l’evoluzione dei giovani talenti ingaggiati.