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Storiter, la app che incoraggia la lettura sul bus

Storiter, la app che incoraggia la lettura sul bus

Calcola il tempo di percorrenza sui mezzi pubblici e propone articoli in linea con i nostri gusti. Creata da un giovane romano, arriva nel 2015

Siamo alla fermata dell’autobus e scorriamo stancamente gli aggiornamenti di Facebook o, con un dito, facciamo saltare un uccellino nello spazio stretto tra due tubi. Siamo a bordo della metropolitana e guardiamo foto di Instagram già viste e riviste. Non impieghiamo quei preziosi attimi della giornata per leggere un articolo o il capitolo di un libro perché, pigrizia a parte, spesso non sappiamo quanto servirà per giungere a destinazione. Perché temiamo che non basterà il tempo per arrivare in fondo a un testo e saremo costretti ad abbandonarlo sul più bello.

Dall’esigenza di ritagliare e destinare lo spazio giusto alla lettura in mobilità nasce l’idea di Storiter, app inventata dal 22enne romano Giorgio Pomettini. Sarà lanciata nel corso del 2015, è dedicata ai pendolari e agli habitué di tram, bus e affini, funziona in modo davvero semplice: «Acquisisce la tua posizione» spiega il creatore «e ti chiede dove vuoi andare. Calcolando una serie di variabili, incluso il traffico lungo il percorso o l’attesa alla palina, stima quanto ci metterai». Fin qui niente di diverso rispetto a indicazioni che si possono trovare su Google Maps o sui siti delle aziende di trasporto pubblico locale, ma è proprio ora che viene il bello.

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Storiter

Storiter si connette al nostro account di Facebook e impara a conoscerci grazie ai «like» che abbiamo lasciato sul social network («non memorizziamo i dati e non ci servono per altri scopi» chiarisce Pomettini), così può proporci uno una serie di articoli in linea con i nostri gusti. Non articoli qualunque, ma della lunghezza giusta per essere letti dall’inizio alla fine durante il tragitto. E se qualche proposta – o tutte – di questa playlist di parole non dovesse piacerci, possiamo scartarla. Ne riceveremo un’altra, sempre adatta alla quantità di minuti che abbiamo a disposizione per digerirla per intero.

Il punto di forza della app è un algoritmo che partendo da una stima del tempo di lettura medio di un testo, capisce qual è la nostra velocità nel terminare un contenuto e si regola di conseguenza. Un algoritmo che si migliora uso dopo uso, apprendendo dagli articoli che scartiamo e da quelli che leggiamo cosa gradiamo davvero e cosa no. Pomettini sta sviluppando la sua idea assieme a un altro giovane, il grafico 23enne Edoardo Torda. E anticipa: «L’interfaccia sarà minimalista. Vogliamo privilegiare il contenuto, non il contenitore. E non avrà pubblicità, perché gli annunci finirebbero per rovinare l’esperienza che vogliamo ottenere. Al massimo proporremo un abbonamento annuale simbolico per mantenere i server».

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La app è stata presentata durante la «Mobility Hackaton», una maratona di 36 ore organizzata dall’acceleratore di start-up Luiss Enlabs assieme all’Atac, l’azienda del trasporto pubblico romano. Lo scopo della manifestazione era proprio quello di trovare applicazioni utili per migliorare l’esperienza della mobilità cittadina. Storiter è stata molto apprezzata e ha ricevuto un premio speciale da Rds, media partner dell’iniziativa: «Abbiamo visto una correlazione interessante tra l’entertainment company di Rds e l’applicazione in quanto entrambi abbiamo l’obiettivo di gratificare i passeggeri in viaggio sui mezzi pubblici e privati con contenuti multimediali interessanti» spiega Massimiliano Montefusco, direttore marketing e comunicazione di Rds.

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Da sinistra Giorgio Pomettini, Edoardo Torda e Massimiliano Montefusco

Oltre ad aver ricevuto un incoraggiamento per sviluppare al meglio la loro intuizione (e biglietti per concerti ed eventi della prossima stagione), i ragazzi saranno contattati da Rds e potrebbero essere selezionati per far parte della futura squadra di ricerca e sviluppo della radio. Il percorso di Storiter, comunque, andrà avanti a prescindere e nel corso del 2015 sarà rilasciata la versione per iPhone e iPad. Che potrebbe spingerci a impiegare in modo più proficuo il tempo che trascorriamo sui mezzi pubblici. D’altronde, ne è convinto Pomettini, ogni viaggio ha la sua storia. Sta a noi scrivere la migliore possibile. Anche solo con una buona lettura.

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