
Mona Hatoum, “Hot Spot ” (2013).

Mona Hatoum, ‘Impenetrable” (2009).

Mona Hatoum, “Grater divide” (2002).

Mona Hatoum, “Turbulence (Black)” (2014).

Mona Hatoum, “Turbulence (Black)” (2014).

Mona Hatoum, “Undercurrent (Red)” (2008).

Mona Hatoum, “Undercurrent (Red)” (2008).

Mona Hatoum, “Undercurrent (Red)” (2008).

Mona Hatoum, “Jardin suspendu” (2008-10).

Mona Hatoum, “Jardin suspendu” (2008-10).

Mona Hatoum, “Interior/Exterior Landscape” (2010).

Mona Hatoum, “Socle du monde” (1992-39.

Mona Hatoum, Cellulles, 2012-13

Mona Hatoum, “Nablus Soap” (1979-2016).
La Tate Modern di Londra, una delle gallerie d’arte moderna più celebri e visitate al mondo, ha inaugurato oggi un’ampia retrospettiva dedicata alla carriera di Mona Hatoum. Considerata tra le più importanti artiste contemporanee, è nata nel 1952 a Beirut da famiglia palestinese ma dal 1975, fuggita dal suo Paese allo scoppio della guerra civile, vive e lavora nella capitale britannica.
In esposizione più di 100 opere di Hatoum, datate dal 1980 a oggi, comprendenti performance, video, fotografie, sculture, installazioni e disegni, molte delle quali incentrate sulla denuncia delle difficoltà sociali e politiche affrontate in tutto il mondo dalle minoranze, etniche, religiose e di genere.