Un viaggio tra dieci esempi di Made in Italy
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Un viaggio tra dieci esempi di Made in Italy

L’appuntamento è per il 15 aprile 2024 con Scoperte, iniziativa promossa da ApritiModa.

Dopo il successo di ApritiModa, iniziativa nata nel 2017 che porta il pubblico alla scoperta dei luoghi più nascosti e segreti del mondo della moda, la giornalista Cinzia Sasso lancia «Scoperte», coinvolgendo dieci aziende accomunate dal fatto che, ciascuna nel proprio settore, rappresentano l’eccellenza italiana.

Per una sola giornata — il 15 aprile 2024, giornata nazionale del Made in Italy — sarà possibile visitare i luoghi, incontrare e parlare con imprenditori, artigiani e operai. La manifestazione, che va dal Friuli alla Sicilia, racconta il meglio dell’Italia dai tessuti ai guanti, dai profumi agli ombrelli, dalle piccole aziende artigianali alle grandi fabbriche industriali.

Ombrellificio Maglia a Milano

Sarà Francesco Maglia in persona, sesta generazione di un artigianato senza tempo, a fare da guida in un viaggio tra bastoni in legno di castagno, ginestra o radici di piante lontane. Sui tavoloni che raccontano le origini dell’Ombrellificio (1876) si «vestono» le strutture fatte di archetti e aste. Poi, le cuciture a mano e l’attenzione al più piccolo dettaglio realizzano l’ombrello perfetto.

Platimiro Fiorenza a Trapani

All’interno della storica gioielleria e bottega artigiana Rosso Corallo a Trapani, l’orafo corallaio Platimiro Fiorenza tramanda l'antica arte della lavorazione del corallo da generazioni. Il laboratorio usa i metodi più peculiari e tradizionali per trattare corallo, avorio, perle, pietre preziose, argento e oro, rendendo omaggio all’artigianato e alla creatività dell’isola.

Lanificio Fratelli Piacenza a Biella

Il magazzino delle materie prime racconta le lontane origini di ogni lana, così come le fotografie dei viaggi di famiglia sull’Himalaya, in Tibet, in Perù. Seguire passo dopo passo la realizzazione dei preziosi tessuti è un’esperienza incredibile. Soprattutto, se l’elemento essenziale per ottenere la perfezione è il fiore del cardo, simbolo della famiglia Piacenza dal 1733.

Guantificio Omega a Napoli

Per entrare nel mondo dei guanti della famiglia Squillace si salgono le scale e si segue il profumo del caffè: l’accoglienza è quella di casa. Le porte del laboratorio si aprono mentre il ritmo è scandito dal rumore delle macchine da cucire ancora all’opera davanti alle grandi finestre. I guanti sono ovunque. Le pareti tappezzate di fotografie, ritagli e disegni raccontano l’anima di una tradizione secolare.

Lis Furlanis a Udine

Oggi le furlane le calza anche George Clooney, ma sono il simbolo di un’economia domestica povera, basata su forza, resistenza e dignità. Nel loro laboratorio Massimo e Cristina realizzano le furlane adottando la stessa tecnica. Ogni scarpez è un pezzo unico e nessuna furlana è uguale all’altra.

Tessitura Bevilacqua a Venezia

Oltre il portone di ingresso, i telai settecenteschi recuperati da Luigi Bevilacqua nel 1875 dalla Scuola della Seta della Serenissima, gli stessi raffigurati nell’Enciclopedia di Diderot e D’Alembert. Non solo velluti fatti a mano, ma anche broccati, damaschi, lampassi e rasi per teatri e residenze prestigiose come la Casa Bianca, il Cremlino e il Municipio di Stoccolma.

Antica Manifattura Cappelli a Roma

A due passi da Città Del Vaticano si scopre un laboratorio prezioso, il più antico della capitale nel suo genere, che con rigore e creatività crea cappelli unici dal 1936. Pareti con oltre duemila forme di legno che sembrano sculture, il forno originale per le asciugature di paglia e feltro, i dettagli dei tessuti o i segreti delle modiste. Cappelli come opere d’arte richiesti dall’alta moda, fiabeschi per il teatro e il cinema o “su misura” per qualsiasi richiesta degli appassionati. «A comandare», spiegano, «è sempre il cappello».

Mazzanti Piume a Firenze

Un vero paradiso delle piume dal 1935. Boa di struzzo pendono dai cassettoni d’epoca, cerchietti piumati decorano i manichini. Come nuvole colorate le piume spuntano da ogni piccolo cassetto e divertono gli occhi. La famiglia Mazzanti crea, inventa e realizza artigianalmente opere piumate da tre generazioni. Dagli abiti più preziosi ai delicati dettagli, Il vibrante mondo delle piume Mazzanti racconta un lavoro fatto di pazienza, ricerca e amore. Una fiaba tutta da vivere.

Conceria Presot a Porcia (Pordenone)

Grandi tavoli da lavoro e macchinari moderni si contrappongono ad anni di tradizione artigianale; la conceria ha sempre supportato le eccellenze del Made in Italy, facendosi fornitore ufficiale di cuoio per gli scarponi degli alpinisti della spedizione italiana al K2 nel 1954.

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Mariella Baroli