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(Ansa)
Moda

Donne in mutande? Caro Armani, la moda è anche questo

Ben vengano le provocazioni sulle passerelle, per stupire e affascinare anche oggi

Giorgio Armani, in un intervista rilasciata al Corriere della Sera subito dopo la sua sfilata, ha reso pubblico il suo pensiero su quelli che sono i nuovi trend sfilati sulle passerelle, in particolare su quello che riguarda le trasparenze e la nuova seduzione femminile.

«Quando creo la mia moda penso sempre a donne che posso incontrare ovunque e non fra eccitazioni intellettuali e sessuali...continuiamo ad accettare tutti, ma io non ci sto. Io sono stufo di vedere una matta che gira in mutande in via Montenapoleone a Milano» sono le parole rilasciate dallo stilista.

Un’affermazione forte, inaspettata, ma soprattutto inutile.

A rendere improbabile l’aneddoto è il protagonista, Giorgio Armani, un maestro indiscutibile dello stile e un responsabile dell’evoluzione dell’eleganza Made in Italy, una persona colta e intelligente che in quasi cinquant’anni di carriera non si è mai concesso una gaffe, sostenitore del politically correct.

Ad affermazioni improbabili nel sistema moda eravamo già abituati (Dolce & Gabbana docet), certamente non ce lo aspettavamo da lui.

La moda è un organismo in continua evoluzione, per definizione, e se storicamente l’innovazione spettava ai couturier e ai designer, oggi il timone è passato nelle mani degli stylist e dei Direttori Creativi che hanno l’arduo compito di creare nuove estetiche, e se un tempo era la magnificenza della creazioni a decretare il successo delle Maison e a definire i nuovi stili, oggi le collezioni devono stupire e far parlare di se, spesso provocando.

Le gonne bon ton al ginocchio, trasparenti e ricamate, o gli abiti sottoveste, sempre trasparenti e accompagnate da lingerie, sono solo un altro di questi espedienti, così come le ciabatte da piscina indossate coi calzettoni bianchi, di cui però nessuno si è mai azzardato a fare un commento, o le provocazioni alle quali ci ha abituato Demna Gvsalia con Balenciaga.

Al netto di ciò ci tengo a sottolineare che donne in mutande in Montenapoleone non se ne vedono relegando l’uso di questa estetica alle passerelle e ai personaggi che le frequentano, eccezione fatta per i grandi eventi frequentati dalle star, come la notte degli Oscar o il Festival di Cannes.

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Alessandro Ferrari