Paris fashion week
(Acne Studios)
Collezioni

Paris Fashion Week, denim e pelle protagonisti in passerella

Acne Studios e Courrèges portano nella capitale francese una visione futuristica della moda per la prossima stagione autunno inverno

In uno spazio immacolato, alterato solo dalle sculture realizzate con pneumatici riciclati firmate dall’artista estone Villu Jaanisoo, la nuova donna firmata Acne Studios sfila ribaltando i codici del brand. Denim e pelle non mancano mai, questa volta però il direttore creativo - Jonny Johansson - li reinventa donando loro un’estetica futurista.

“Sono sempre stato attratto da questi due elementi. È lo spirito di Acne Studios tanto che una delle nostre prime collezioni alla fine degli anni ’90 si chiamava proprio pelle e denim” così commenta Johansson. "In questa stagione abbiamo creato una potente donna in grado di indossarli in ogni loro versione. Mi sono sempre relazionato all’abbigliamento attraverso i movimenti subculturali. Il denim e la pelle possono trascendere generi e sottoculture, dal punk al sadomaso. Quando vuoi sentirti un duro graviti verso questi due elementi; sono come un'armatura che ti pongono in una comfort zone che dà potere”.

In passerella arriva quindi una sensualità emancipata dal carattere forte, perché la donna Acne non ha bisogno di chiedere il permesso. La pelle si fa strutturata, il punto vita messo in risalto e i fianchi vengono resi tondeggianti dando vita a un’armatura scultorea dal taglio moderno. Non passano certo inosservate le pellicce - sintetiche e shearling - dai volumi importanti mentre la maglieria viene proposta in crop top con collo alto e maniche over.

La classica palette colori neutra si ravviva con tocchi di fluo, dall’arancio all’azzurro, mentre le fantasie richiamano la cultura biker con stampe che si ispirano alle bandane addolcite con figure angeliche e dipinti rinascimentali.

Acne Studios

(Acne Studios)

In passerella da Courrèges sfilano lunghi cappotti total black asimmetrici accompagnati da occhiali tech. È il benvenuto nella dimensione firmata Nicolas Di Felice in cui le modelle indossano abiti bianchi dal fascino ’60 con cappuccio e sfilano con un’andatura sicura, ai piedi high boots fascianti con tacco a spillo.

La collezione di Courrèges firmata Di Felice gioca con i volumi; vengono accostati sexy abiti aderenti a maxi jacket di pelle, dando vita a look aggressivi e sensuali che portano in passerella un minimalismo sartoriale dall’attitude futuristica.

Anche qui ritroviamo la pelle tra i protagonisti della collezione mentre i top vengono destrutturati, collegandosi direttamente alla gonna longuette grazie a un lungo scampolo di tessuto, dando vita a una silhouette avveniristica che viene riproposta dallo stilista anche nella versione con pantalone.

Courrèges 

(Photo by Yanshan Zhang/Getty Images)

La donna di Dries van Noten non è mai banale, non indossa capi casuali, la donna Dries van Noten è sovversiva.

La nuova collezione dello stilista belga è enigmatica: si alternano look layering a semplici completi sartoriali, i cappotti sposano la silhouette cocoon mentre le felpe trovano un nuovo modo per essere indossate. Le classiche giacche sartoriali cedono il posto a nuove giacche doppiopetto dal design innovativo mentre altri cappotti in lana dal taglio dritto vedono il jeans appropriarsi delle maniche.

I colori, come sempre, sono tutti benvenuti, così il designer li lascia giocare tra loro dando vita a outfit color block sublimi ed estremamente attraenti. Le modelle nascondono il volto dietro una lunga frangetta mentre sfilano indossando dei veri quadri pieni di colore.

Dries van Noten

(Dries van Noten)

Roger Vivier, marchio storico di calzature di lusso dal 1930, porta sulla Rive Gauche di Parigi "Vivier Op-Tical" una presentazione immersiva nella suggestiva Maison de l'Amérique Latine progettata dal Direttore Creativo Gherardo Felloni.

Ispirandosi alle geometrie della Op Art - movimento artistico affermatosi in Francia negli anni Settanta - Felloni presenta la nuova collezione FW 2024/25 frutto della reinterpretazione delle creazioni grafiche più significative di Monsieur Vivier: «Gli anni ’60 hanno segnato un periodo cruciale per Roger Vivier, durante il quale la sua estetica si è evoluta in un approccio al design più elegante, grafico e pionieristico. Reimmaginare le creazioni senza tempo di quest’epoca è stata a lungo una mia aspirazione, e ho pensato che fosse il momento giusto per reintrodurle in versioni fresche e contemporanee in questa collezione» commenta Felloni.

Roger Vivier

(Roger Vivier)

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Elisabetta Cillo