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(Cuoio di Toscana)
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Antonio Quirici racconta il futuro del settore della pelle

Un clima incerto, ma tanta voglia di andare avanti, nel nome della sostenibilità

La complessità dello scenario economico attuale è stata al centro del dibattito durante la 103esima edizione di Lineapelle, la più importante fiera internazionale dedicata alla pelle. A parlare con Panorama, Antonio Quirici, presidente del consorzio Cuoio di Toscana.

«Il nostro settore sta vivendo un momento di grande incertezza» ha raccontato da Fiera Milano Rho. «Stiamo registrando una diminuzione degli acquisti da parte dei buyer che possiamo attestare attorno al 10% lordo. È però ancora presto per fare previsioni, in quanto molti operatori del settore contano di riprendere l’attività tra marzo e aprile».

I market insights pubblicati da Lineapelle confermano le parole di Quirici, parlando di un calo di fatturato complessivo pari al 7,6% e di produzione in volume del 12% rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, l’andamento delle esportazioni di pelli italiane - che continuano a incidere in maniera prioritaria sul fatturato complessivo del settore, rappresentando oltre il 60% del totale - hanno mostrato variazioni negative con un calo del 7,2% nei primi dieci mesi del 2023.

Dati che però non sono riusciti a intaccare gli animi degli operatori del settore, portando Lineapelle 103 a chiudere un’edizione particolarmente vitale che apre spiragli di fiducia per la filiera della pelle, del lusso e del design. In crescita il numero di operatori presenti, arrivati a quota 25.376 (39% stranieri) con oltre 1.167 espositori a mettere in mostra collezioni e progetti per la prossima primavera. «Ci sforziamo di comunicare chiaramente i plus del nostro materiale» ha sottolineato Antonio Quirici. «La sua natura biodegradabile lo rende ecologico, la traspirabilità contribuisce al comfort, e la qualità dei materiali aggiunge un tocco di lusso. Cerchiamo di far percepire ai clienti che investire nel pellame italiano significa abbracciare uno stile di vita sostenibile e di alta qualità».

Antonio Quirici

È infatti l’innovazione che abbraccio la sostenibilità a essere al centro della proposta per il prossimo anno. Caratteristica che da sempre fa parte del dna di Cuoio di Toscana. Il Consorzio, che riunisce sette concerie dei distretti di San Miniato e Santa Croce sull’Arno (Pisa), lavora infatti seguendo stringenti criteri di ecosostenibilità che passano dal benessere animale alla depurazione delle acque, fino ad arrivare al riciclo dei residui solidi e all’utilizzo di energie di fonti rinnovabili. Tra gli esempi di questo impegno costante per il futuro del pianeta, insieme al progetto di piantumazione «Breath for the Planet», il lancio - durante l’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo - di nuovi soletti interni per la calzatura, pensati a tutela della salute dei consumatori e dell’ambiente.

Grazie alla lavorazione della concia vegetale in vasca e all’utilizzo dei tannini, infatti, la scarpa con insole e fodera in pelle vegetale mantiene un ambiente fresco ed asciutto che inibisce lo sviluppo dei batteri responsabili del cattivo odore, favorendo al contrario i batteri endogeni, benefici per il microbiota del piede. Le solette sono inoltre biodegradabili, a basso impatto ambientale, metal free e traspiranti per il massimo benessere di chi le indossa e al 100% naturali, come da tradizione del consorzio conciario.

«Al Pitti Uomo abbiamo voluto mettere in luce la nostra dedizione all'innovazione sostenibile. Il soletto in filo di cuoio rappresenta un passo avanti nella ricerca di materiali eco-friendly» ha detto Quirici del progetto. «È pensato per offrire non solo comfort ma anche una maggiore traspirabilità, risultando adatto anche per le sneakers».

Più in generale, dell’approccio sempre più sostenibile alla lavorazione del cuoio, il presidente del Consorzio ha aggiunto: «La sostenibilità è diventata un pilastro centrale per molte aziende del nostro settore. Stiamo osservando un interesse crescente nella tracciabilità delle pelli, con un'attenzione particolare all'origine e al processo di produzione. Ci stiamo concentrando su pratiche che riducano l'impatto ambientale e offrano maggiore trasparenza ai consumatori».

Tutto questo, con un occhio attento ai giovani, sempre più sensibili alle problematiche del nostro pianeta. Per questo motivo, Antonio Quirici ha istituito il «Cuoio di Toscana Prize», iniziativa on going che ha come obiettivo il supporto dei giovani creativi e dei progetti ecosostenibili.

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Mariella Baroli