Lo Sferisterio
Lo Sferisterio – Simbolo di Macerata, è un teatro en plein air unico al mondo. Progettato nel 1823 dall’architetto Ireneo Aleandro, ospita dal 1921 una rassegna operistica molto importante che dal 2012 si chiama “Macerata Opera Festival” ed è diretta da Francesco Micheli. Il teatro, che possiede un’ottima acustica e per questo è apprezzatissimo dai direttori d’orchestra, può ospitare circa 2800 persone e originariamente ospitava competizioni di “pallone a bracciale”, sport molto diffuso nell’Italia del 1800. Nel 1921, la prima opera a essere rappresentata allo Sferisterio fu l’Aida di Giuseppe Verdi
Museo del cinema
Museo del Cinema a pennello – Un museo unico nel panorama nazionale, ospita una collezione permanente di opere di grafica pubblicitaria cinematografica. Nella sede di Palazzo Marinozzi trovano posto decine di manifesti dei più grandi maestri italiani, da Ballester a Martinati e De Seta che durante gli anni hanno realizzato i bozzetti di film come Ben Hur, Colazione da Tiffany, Il Gigante e molti altri.
L’uovo dei celti
In provincia di Macerata, nel piccolo paese di Sarnano, imperdibile è l’Uovo dei Celti, grande uovo di pietra dotato di una piccola vasca sulla sommità e posizionato davanti alla chiesa della piccola cittadina. La leggenda narra che l’uovo, riempito d’acqua, venisse usato dai Celti come una sorta di piccolo osservatorio astronomico, dato che il cielo si rifletteva nell’acqua della vasca. L’uovo “magico” attrae turisti da tutta Italia.
Il museo della Carrozza
Istituito dal comune di Macerata nel 1962 grazie alla donazione del conte Pier Alberto Conti di Civitanova Marche, il museo ospita un nucleo originario di sei carrozze sportive alle quali durante gli anni si sono affiancati un portantina a mano del Settecento, una grande collezione di accessori, selle, morsi e finimenti, due carrozzini da bambino e molte stampe e foto d’epoca.
Helvia Recina
Il sito archeologico di Helvia Recina, situata nella frazione di Macerata “Villa Potenza” è un luogo dove le leggende, anche le più fantasiose, si intrecciano da sempre. Una fra le tante è quella che la immagina fondata da Re Cino, il primo re dopo il Diluvio universale. Un’altra narra che tra le schiere di guerrieri di Giulio Cesare ce ne fosse una, la “Fulminante”, composta da soli Ricini. Il sito, di grande importanza storica, non è ancora stato del tutto riscoperto dagli scavi.