Lonati, super commessa in Asia centrale
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Lonati, super commessa in Asia centrale

Il gruppo bresciano leader mondiale nelle macchine per calzetteria firma un accordo da 40 milioni in Uzbekistan

Colpo grosso della Lonati nell'Asia centrale, dove il gruppo bresciano conferma la propria leadership. La Lonati, fondata nel 1946, è l'azienda numero uno al mondo nella produzione di macchine per calzetteria maschile e femminile, con circa ottomila macchinari prodotti ogni anno, esportati in oltre 60 Paesi. Il gruppo ha un fatturato annuo pari a 250 milioni di euro.

La Lonati si è aggiudicata una commessa da oltre 40 milioni di euro per la fornitura di 1.024 macchine alla Uztex, azienda che copre il 30 per cento della produzione tessile dell’Uzbekistan, paese emergente dell’Asia centrale. Il contratto per il nuovo ordine del gruppo uzbeko rappresenta una delle maggiori commesse nella storia dell’azienda meccanotessile bresciana.

“Essere scelti da un gruppo come Uztex quale partner del loro nuovo progetto di produzione di calze da uomo destinate principalmente al mercato russo è per noi motivo di soddisfazione e orgoglio" sottolinea il presidente del gruppo, Ettore Lonati (a destra nella foto). “Ancora una conferma di quanto la qualità e la professionalità italiane siano sempre apprezzate nel mondo e vengano preferite a prodotti concorrenziali sotto il profilo del prezzo, ma di qualità molto inferiore”.

La storia della Lonati inizia subito dopo la Seconda guerra mondiale. Francesco Lonati, nato a Botticino il 28 febbraio 1911, orfano di padre a 9 anni, inizia a lavorare a 12. A 35 anni fonda l’azienda che ancora oggi porta il suo nome. Nel 1956 la Lonati presenta la prima macchina al mondo “a due cadute” per la fabbricazione di calze da donna e nel 1971 un nuovo modello di macchina circolare a doppio cilindro per la produzione di calze da uomo. Lonati diventa negli Anni 80 leader mondiale, producendo il 90% delle macchine per calzifici. Come diceva Francesco Lonati con tipica umiltà e ironia: “La mia è la prima generazione al mondo che, nell’arco della propria esistenza, è passata dalla fame alla dieta".

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