
Diamanti in movimento, 1953. Dalla sezione “Astrazioni”.

Quattro teste, Giorno del Ringraziamento, Broadway e 33rd, New York 1954. Dalla sezione “New York”.

Custode, Cinecittà, Roma, 1956. Dalla sezione “Roma”.

“Pellicole, Broadway by Light”, 1958. Dalla sezione “Film”.

Stazione ferroviaria di Kiev, Mosca, 1959. Dalla sezione “Mosca”.

Nina, Piazza di Spagna, Roma, 1960. Dalla sezione “Moda”.

Locandina cinematografica, Tokyo, 1961. Dalla sezione “Tokyo”.

Le Petit Magot, 11 novembre, Parigi, 1968. Dalla sezione “Parigi”.

Autoritratto William Klein, Parigi, 1998.

“Gun 1, 1955”, dipinto 1999. Dalla sezione “Contatti dipinti”.
A partire dal 17 giugno e fino all’11 settembre, Palazzo della Ragione Fotografia di Milano ospita la mostra William Klein: il mondo a modo suo. Presentando oltre 150 opere originali e spaziando dai suoi lavori di grafica a quelli di pittura, dalla fotografia al cinema, alla scrittura, l’esposizione ripercorre l’articolato percorso artistico, iniziato oltre 60 anni fa proprio a Milano, di questo genio innovatore e trasgressivo della fotografia internazionale.
Era come se fossi un etnografo: trattavo i newyorkesi come un esploratore avrebbe trattato uno zulu, cercando lo scatto più crudo, il grado zero della fotografia.
La mostra è divisa in nove sezioni, che accompagnano il visitatore in un itinerario che tocca le città fotografate da William Klein (New York, 1928) in tutta la sua carriera, durante cui si è servito di diversi mezzi espressivi. Il percorso espositivo muove dalle Prime opere, lavori astratti realizzati dal fotografo americano quando, ancora appartenente alla corrente hard edge, stile pittorico caratterizzato da bruschi e netti contrasti geometrici tra diverse aree di colore, cominciò a operare come artista sperimentale e concettuale proprio a Milano.
Si passa quindi alla sezione dedicata a New York, un racconto visivo straordinario della sua città e uno dei lavori più importanti dell’intera storia della fotografia. Si va poi a Roma le cui immagini restituiscono la sua ricognizione fatta in compagnia di Fellini, Pasolini e Moravia, tra il 1956 e il 1957. Due ampie sezioni sono dedicate anche a Tokyo e Mosca, altre metropoli oggetto dei suoi libri, per poi arrivare al racconto di Parigi, città in cui Klein vive da diversi anni.
Segue la parte dedicata alla Moda, ambito nel quale è riconosciuto come grande innovatore. Nel corso della sua carriera Klein ha realizzato anche diversi Contatti dipinti, in cui la commistione di pittura e fotografia trova espressione nel gesto dell’autore che sceglie, tra i vari provini a contatto, l’immagine da ingrandire e la contorna di segni grafici forti e unici.
La mostra si chiude idealmente con la sala dedicata ai Film, dove sarà proiettato un estratto di 30 minuti delle principali pellicole di Klein.
Accompagna la rassegna – promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, con il patrocino del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano – un catalogo pubblicato da Contrasto e GAmm Giunti, in vendita a 32,00 euro.
William Klein: il mondo a modo suo
A cura di Alessandra Mauro
17 giugno – 11 settembre 2016
Palazzo della Ragione Fotografia
Piazza Mercanti, Milano
