Turrini: "Ferrari, attenta alle gomme"
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Turrini: "Ferrari, attenta alle gomme"

Da Barcellona buone indicazioni per la "Rossa", ma guai ad illudersi

Fernando Alonso graffia, scalpita e sferra il colpo del campione. Nelle ultime prove libere sul circuito di Barcellona, la nuova F138 dello spagnolo ha preso il volo con risultati più che soddisfacenti. Suo il secondo miglior tempo nella tre giorni di test in terra catalana. Meglio delle due Red Bull, meglio di Hamilton, ma dietro a Rosberg per tre decimi. La Ferrari c'è e si fa sentire. Non è ancora gloria, perché questo è soltanto l'inizio e le gare, quelle vere, sono un'altra cosa. Tuttavia, se l'obiettivo numero 1 di Maranello era mettere a disposizione dei suoi piloti una macchina in grado di reggere il confronto con la Red Bull, pare che sia stato centrato in pieno. O quasi.

A meno di due settimane dal via ufficiale a Melbourne, si comincia a sorridere in casa Ferrari, ma guai ad abbassare la guardia. Perché i test di inizio stagione in F1 valgono quanto le amichevoli estive per le big del calcio. Un piacevole passatempo per smaltire le tossine e fare fiato, poco altro. La pensa così anche Leo Turrini, prima firma della F1 per il Quotidiano nazionale e titolare di un libro ("Il pirata e il cowboy", la storia della rivalità breve e crudele tra Marco Pantani e Lance Armstrong), che ha raggiunto le librerie da qualche giorno.

Ferrari veloce ma non troppo. Mercedes e Lotus pronte all'assalto eppure non ancora così convincenti da passare per favorite alla vittoria del Mondiale e Red Bull che gioca a nascondino, pronta a fare sul serio al via della stagione. Sono queste le indicazioni che si possono trarre dagli ultimi test catalani?

Il primo elemento da considerare, dal punto di vista ferrarista, è che sicuramente la F138 è nata molto meglio della macchina precedente. Un anno fa, proprio in occasione dei test di Barcellona, la Ferrari era prossima alla disperazione perché beccava due secondi a giro dalla Red Bull. I tempi di ieri, che sono stati fatti con le gomme supersoft, hanno dimostrato invece che Alonso riesce a essere veloce.

Vero, non è stato il più veloce in assoluto, perché Rosberg ha fatto meglio, ma in ogni caso la sua prestazione nel giro secco è incoraggiante. Perché fa ben sperare soprattutto in funzione delle qualifiche pre-gara, il vero limite della Ferrari 2012, il problema grande così che ha costretto Alonso a fare i salti mortali per rimanere in corsa per il titolo. Se le ultime indicazioni di Montmelò venissero confermate in Australia, significherebbe che quest'anno Alonso e Massa hanno una macchina per provare a partire davanti. Magari non proprio in pole-position, ma quasi.

E poi ci sono le altre...

La Red Bull si è nascosta sicuramente. Mi ha dato l'impressione di lavorare più sulla distanza che sulla prestazione. Non hanno cercato il tempone, ecco. Forse perché sono convinti di averlo già nel motore. La McLaren è un punto interrogativo. Ha fatto benissimo in alcune cose, molto male in altre. Da valutare in gara. La Mercedes invece chissà, potrebbe essere la vera rivelazione della stagione 2013. E' il frutto del lavoro di un colosso dell'industria internazionale, che per la F1 ha messo sul piatto un investimento monstre. Peccato che in 4 anni abbia vinto finora soltanto un gran premio.

Ora che hanno messo Hamilton al posto del vecchio zio Schumacher, le cose però potrebbero cambiare. La macchina sembrerebbe veloce, ma lo era anche l'anno scorso, la differenza per loro la farà l'affidabilità. La Lotus? Potrebbe confermarsi ad alto livello. Ricordiamoci che nel 2012 Raikkonen è arrivato terzo in classifica generale. Ecco, la Lotus potrebbe essere il vero outsider, l'avversario che parte in sordina ma che alla lunga riesce a fare il colpaccio. In ogni caso, va detto che come sempre i test di inizio stagione devono essere presi con le pinze, non si capisce mai chi ha fatto sul serio e chi ha bluffato. E poi, quest'anno c'è un'altra variante mica da ridere, le gomme...

Sì, la Pirelli ha proposto una mescola decisamente più morbida rispetto allo scorso campionato...

Si tratta di gomme a rapida degradazione. La prima volta che ha provato la macchina con i nuovi pneumatici, Alonso ha lasciato intendere che il Mondiale sarà deciso ai box per via dei frequenti pit stop che i piloti saranno chiamati a fare durante le gare. Possibile infatti che le nuove gomme possano durare anche soltanto 10-12 giri. Come si adatteranno i team a questa rivoluzione? Penso che oggi nessuno sappia realmente cosa succederà in pista...

Altro che sbadigli, la F1 ha scelto lo spettacolo...

Beh, sinceramente negli ultimi due anni di passi avanti in questa direzione ne sono stati fatti tanti. La F1 sembra essere diventata un covo di fumatori di sostanze eccitanti. Tra l'ala mobile posteriore che i piloti possono azionare quando sono distanti meno di un secondo dalla macchina che li precede e le nuove gomme, probabile che si vedranno dozzine di sorpassi in ogni gara. In vent'anni di F1, ci sono state stagioni in cui vedevo 12 sorpassi in un anno, per cui qualcosa è cambiato ed è meglio così. Una svolta epocale di natura quasi esclusivamente tecnologica. Però, almeno adesso i sorpassi si vedono. Le gare sono oggi più imprevedibili e appassionanti. Nel 2012, prima volta nella storia, ci sono stati 7 vincitori diversi nei primi 7 gran premi. E' diventata una lotteria che non garantisce risultati assoluti. Anche se va detto che alla fine vince comunque il migliore.

Come si diceva prima, la sensazione è che in casa Ferrari abbiano confezionato una macchina senza dubbio migliore rispetto a quella dello scorso anno. Si dirà, fare peggio della passata stagione era assai difficile...

Sì, per fare peggio dovevano veramente mettersi d'impegno. Non era una roba da smacchiare i giaguari, come è di moda dire oggi. Poi, se vincerà quest'anno non lo so, voglio essere prudente. Anche perché le regole tecniche sono rimaste le stesse e colmare il gap con la Red Bull e la McLaren di mezzo secondo a giro non è cosa facile in tre mesi. Speriamo si sia ridotto, in modo che Alonso abbia i margini per potersela giocare. Chiaro che mi auguro che la Ferrari riesca a fare benissimo in Australia, ma non la vedo così semplice.

Qual è la prima cosa che dirà a Domenicali la prima volta che le capiterà di incontrarlo?

Gli dirò che in Australia sarei molto contento di un secondo posto...

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Dario Pelizzari