
Monique Jaques (USA) – Repubblica Democratica del Congo – Nel parco di Virunga lavorano come ranger 14 donne , addestrate militarmente allo stesso modo dei colleghi maschi per svolgere un lavoro estremamente pericoloso, che ha già visto la morte di oltre 150 guardaparco.

Jodi Hilton (USA) – Grecia 2016 – Rifugiati

Laurence Geai (Francia) – Repubblica Centro Africana, 2014 Soldato Seleka nella sua base a Bambari

Andreja Restek (Italia-Croazia) – Confine tra Ungheria e Serbia

Diana Zeyneb Alhindawi (USA) – Sudan del Sud, 2015 – Nel Sudan del Sud è in atto uno dei conflitti più sanguinosi del mondo, ma nel 2015 la malaria ha ucciso più persone dei proiettili

Shelly Kittleson (USA) – Siria, 2013-2015 Una donna mostra sul telefono cellulare la foto di uno dei suoi figli uccisi durante la guerra.

Camille Lepage (Francia) – Sudan, 2012 – 2013 Una coppia cammina sopra le ceneri della loro casa distrutta da un bombardamento.

Maysun (Spagna) – Egitto – La madre di un ragazzo ucciso dall’esercito.

Annabell Van Den Berghe (Belgio) – Siria

Linda Dorigo (Italia) – Kurdistan, 2014-2016 Combattenti del PKK.

Matilde Gattoni (Italia) – Libano, 2012 Donne fuggite dalla Siria e rifugiate in Libano

Capucine Granier-Deferre (Francia) – Ucraina, 2014 Debaltseve: soldati combattenti nello scontro tra l’esercito ucraino e le forze filo-russe

Camille Lepage – Repubblica Centroafricana

Alison Baskerville (Regno Unito) – Afghanistan, 2011-2012 Un elicottero del British Medical Emergency Response Team
In mostra a Torino, a Palazzo Madama (dal 7 ottobre al 13 novembre 2016) una mostra di 70 immagini scattate da 14 giovani donne fotoreporter che lavorano per le maggiori testate internazionali e che provengono da diverse nazioni: Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna.
Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques, Camille Lepage si muovono coraggiosamente in atroci e rischiosi campi di battaglia per documentare e denunciare quella “terza guerra mondiale” che è in corso in molte parti del mondo. Nella mostra, ciascuna delle fotografe presenta 5 foto emblematiche del proprio lavoro e della propria capacità di catturare non solo un’azione, ma anche un’emozione, testimoniando e denunciando con le immagini le violenze perpetrate sui popoli e le persone più deboli e indifese.
Le 70 fotografie in mostra sono emblematiche nella durezza dei loro contenuti. A colori e in bianco e nero, scattate con macchine digitali o ancora con la pellicola, quasi a testimoniare senza filtri ciò che accade davanti all’obiettivo, le immagini reportage sono esse stesse “articoli” scritti con la fotocamera che non hanno bisogno di parole, se non una sintetica didascalia che precisa il dove e il quando, per raccontare “la” storia.
Nata da un’ idea di Andreja Restek, la rassegna – curata con la giornalista Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama – è ospitata nella Corte medievale, con allestimento a cura dell’architetto Diego Giachello.
La mostra è promossa congiuntamente dall’ Associazione Gi.U.Li.A – Giornaliste Unite Libere Autonome e da ADCF Onlus, l’Ambulanza dal Cuore Forte
In prima linea
Donne fotoreporter in luoghi di guerra
Corte medievale di Palazzo Madama
Piazza Castello, Torino
7 ottobre 2016 – 13 novembre 2016