Sergio Mendes: le dieci canzoni indimenticabili
Ricordiamo il grande musicista e compositore brasiliano, scomparso giovedì a 83 anni, attraverso i suoi brani più belli e amati
Sergio Mendes della musica brasiliana, è morto giovedì a Los Angeles all’età di 83 anni. Secondo una nota stampa della famiglia «sua moglie e partner musicale per gli ultimi 54 anni, Gracinha Leporace Mendes, era al suo fianco, così come i suoi amati figli. Negli ultimi mesi, la sua salute era stata messa a dura prova dagli effetti del Long Covid». Compositore, pianista, produttore e cantante, Mendes ha registrato quaranta album in sessant’anni di carriera, molti dei quali sono stati certificati disco d'oro o di platino negli Stati Uniti, ricevendo anche una nomination all'Oscar nel 2012 per aver co-scritto la canzone Real in Rio, tratta dal film d'animazione Rio. Il musicista è stato uno dei maggiori esponenti della bossa nova negli anni '60, diventando ambasciatore della musica brasiliana in tutto il mondo. Mendes è stato l’artista brasiliano con il maggior numero di canzoni nella Top 100 degli Stati Uniti (14) e ha vinto un Grammy Award per l'album Brasileiro nel 1992. Vediamo insieme, in ordine cronologico, le 10 canzoni più belle del grande musicista e compositore brasiliano, che nel corso degli anni ha sempre arricchito la sua musica di nuove sonorità, atmosfere e colori.
Mas Que Nada (1966)
Quando si instaurò la dittatura militare in Brasile nel 1964, Mendes scappò dal suo paese per stabilirsi negli Stati Uniti: una decisione che lo costrinse a cambiare stile musicale e band, ma che si rivelò vincente. Il primo disco del musicista con il suo gruppo americano Brasil '66, prodotto da Herb Alpert, fu un successo, soprattutto grazie al trascinante singolo Mas Que Nada, una nuova e più movimentata versione del classico brasiliano composto da Jorge Ben Jor. Nel 2006 una reinvenzione della canzone in stile rap insieme ai The Black Eyed Peas ha fatto conoscere Mendes alle nuove generazioni
The Fool On The Hill (1967)
L’allegro e originale arrangiamento di The Fool on the Hill dei Beatles, in pieno stile Burt Bacharach, fece guadagnare ai Brasil '66 una nomination ai Grammy per la migliore performance pop contemporanea, duo o gruppo vocale, dove era in gara anche Hey Jude dei Beatles: il premio, però, fu vinto da Mrs. Robinson di Simon & Garfunkel. Quando reinterpretò The Fool On The Hill nell'album Look Around del 1967, Paul McCartney scrisse una lettera a Mendes, dicendogli che quella era la sua versione preferita della canzone. Serve aggiungere altro?
So Many Stars (1967)
Scritta da Mendes insieme a Alan e Marilyn Bergman e cantata magnificamente da Lani Hall, la voce principale dei Brasil ‘66, la suadente bossa nova So many stars è diventata negli anni uno standard pop-jazz che è stato registrato da grandi cantanti come Tony Bennett, Sarah Vaughan, Barbra Streisand e Natalie Cole. La versione originale resta, però, imbattibile.
The real thing (1976)
Anche se non è stato uno dei suoi maggiori successi, The Real Thing, scritta da un certo Stevie Wonder e pubblicata per la prima volta da Sergio Mendes & The New Brasil '77 nel 1977, è un gran pezzo funky-soul, ricco di groove e di ritmo, probabilmente influenzato del successo sempre maggiore della disco music nella seconda metà degli anni Settanta.
Never Gonna Let You Go (1983)
Never Gonna Let You Go, insieme a Mas Que Nada, è stato il maggiore successo nella carriera di Sergio Mendes, arrivando alla quarta posizione della Billboard Hot 100. Scritto da Barry Mann e Cynthia Weil e cantato da Joe Pizzulo e Leeza Miller, Never Gonna Let You Go fu inserita all’ultimo momento nel disco del 1983 intitolato semplicemente Sergio Mendes. «Tutte le altre canzoni dell'album erano allegre e festose. Avevo bisogno di una ballata, solo per cambiare un po' il ritmo», ha dichiarato Mendes in un'intervista a Billboard. Il risultato fu una ballad tra le più suonate (e ballate nei lenti) degli anni Ottanta.
Magalenha (1992)
Nel 1992 Sergio Mendes vinse un Grammy per il suo album Brasileiro, che conteneva diversi brani insieme al giovane percussionista e cantante Carlinhos Brown, poi membro dei Tribalistas e oggi tra i musicisti più amati in Brasile. Tra i brani più riusciti dell’album spicca Magalenha, un’esplosione di gioia sostenuta dai ritmi indiavolati dei percussionisti brasiliani, che è diventato uno standard della musica latinoamericana.
Timeless (2006)
Nel 2006 Mendes ha firmato con la Concord Records e pubblicato Timeless, il suo primo album di nuovo materiale in quasi un decennio, inclusa una versione ri-registrata di Mas que Nada con i Black Eyed Peas e la moglie di Mendes, la cantante Gracinha Leporace. Tra i brani più memorabili del disco, che ha avuto un clamoroso successo, c’è la title track Timeless, emozionante brano midtempo tra soul e bossa nova cantato dalla splendida voce di India.Arie, una cantautrice e polistrumentista americana purtroppo poco conosciuta in Italia, ma di grandissimo talento.
The Frog (2006)
Prendete uno dei brani più famosi e amati dall’album-capolavoro Sergio Mendes & Brasil '66 e poi chiamate due tra i rapper più talentuosi e brillanti della scena contemporanea come Q-Tip e Will.i.am. Il risultato è una fusione perfetta tra la cultura musicale del Brasile, in particolare samba e bossa nova, con la cultura urbana dell'America, quella del rap, in una versione rinnovata di The Frog, perfettamente calata nel terzo millennio.
Funky Bahia (2008)
Pubblicato il 27 marzo 2008 come secondo estratto dal trentaseiesimo album in studio Encanto, Funky Bahia è stato impreziosito dalla partecipazione di Will.i.am dei Black Eyed Peas e Siedah Garrett (la voce femminile di I just can’t stop loving you di Michael Jackson). La canzone, allegra e gioiosa, con il suo irresistibile coro “Layalayalay ooh/Layalayalay ooh”, è stata un tormentone di qualità dell’estate 2008, anche in Italia, tanto da essere inserita nella compilation Festivalbar 2008.
Real in Rio (2011)
Mendes è stato co-produttore degli album delle colonne sonore dei due fortunati film d'animazione della Disney sulla sua terra natale: Rio del 2011 e il suo sequel Rio 2 - Missione Amazzonia del 2014. La canzone portante del primo film, la travolgente Real in Rio, scritta insieme a Carlinhos Brown e Siedah Garrett, è stata candidata all'Oscar nel 2012, ma il premio è andato a sorpresa a Man or Muppet, scritta dal compositore Bret McKenzie per il film I Muppet.