Il Grido del rap italiano
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Il Grido del rap italiano

Con "Musica Eterna" Luca Paolo Aleotti, in arte Grido, accompagna gli ascoltatori in un viaggio tra storia, introspezione e futuro sulle note del miglior rap all'italiana

C’è una forza invisibile, un’energia pulsante, che scorre nei versi di Musica Eterna, il nuovo album di Grido. È la stessa forza che da decenni alimenta il cuore dell’hip hop, quella capacità unica di trasformare il vissuto personale in una narrazione universale. Con questo progetto, l’artista milanese si riconferma una delle voci più autentiche e significative del panorama rap italiano, portando in musica un viaggio che attraversa passato, presente e futuro.

L’apertura dell’album non lascia spazio a dubbi: G.R.I.D.O, il brano che con un gioco di parole richiama il suo nome, è un manifesto di sé stesso, di chi è oggi. Non si tratta di una semplice introduzione, ma di un’affermazione potente, che, come racconta l’artista, “include passato, presente e futuro” in un viaggio non cronologico, ma dinamico, “un po’ come i viaggi nel tempo di Doc e Marty”. Il brano è schietto, diretto, senza compromessi. “Ci sono riferimenti a fatti e persone,” spiega, “ma io mi concentro più sulla critica, sull’elogio o sull’osservazione, e ho voluto esprimere senza filtri come vedo il mondo intorno a me.”

La title track, Musica Eterna, è il cuore pulsante dell’album. È una celebrazione del rap e dell’hip hop come strumenti che hanno permesso a Grido di diventare ciò che è oggi. Collaborare con Clementino per questo brano ha aggiunto un ulteriore strato di significato: “Lui ha vissuto una storia simile alla mia, e la sua citazione a Un attimo ancora è un tributo che mi ha colpito molto. Non capita spesso che uno dei rapper più forti in Italia riprenda le tue rime per rendergli onore.”

Questo scambio tra passato e presente è ciò che rende il brano così speciale: una conversazione tra due generazioni unite dalla stessa passione.

Tra i momenti più intensi del disco spicca Social Detox, in cui Grido si unisce a suo fratello J-Ax e Jake La Furia per affrontare un tema quanto mai attuale: la dipendenza dai social media. Il brano nasce da un’esperienza personale dell’artista, che ha scelto di disintossicarsi per un anno, prendendo consapevolezza del tempo sottratto dalla “doom scroll”. “Non credo che i social siano un male, ma bisogna imparare a usarli con attenzione. Questo brano vuole essere un invito a riflettere su come influiscono sulle nostre vite.”

La sintonia con J-Ax è naturale e familiare, ma Grido non risparmia elogi per Jake La Furia, che definisce “il miglior giudice di X Factor di sempre”. Il risultato è un brano potente, che unisce tre voci iconiche del rap italiano per un messaggio che va oltre la musica.

Un’altra perla dell’album è Tempo al Tempo, la collaborazione con Tormento. Per Grido, questo brano rappresenta l’essenza stessa del progetto: “Quando arrivi a questa traccia, capisci davvero cos’è Musica Eterna. È un brano profondo, pieno di significati. Non è solo una riflessione sul tempo, ma anche su come le esperienze ci plasmano. Tormento ha dato un contributo incredibile: è uno di quei featuring che senti necessario.”

Tra le tracce più attese c’è Sfiga Pt. 2, che segna il ritorno della collaborazione con Fabri Fibra. Per anni, i due sono stati protagonisti di una delle rivalità più celebri del rap italiano, culminata in dissing che hanno persino fatto notizia al telegiornale. “Era una battaglia autentica, ma quando si è trasformata in una guerra tra fanbase, ha perso il suo senso. Negli anni, il tempo ha fatto il suo corso, e ci siamo riavvicinati. Collaborare di nuovo è stato naturale. Quando gli ho proposto questo pezzo, lui ha accettato subito. Chiudere questo cerchio è una delle cose più hip hop che abbia mai fatto.”

Grido definisce Sfiga Pt. 2 “un tributo al passato, ma con la maturità di oggi”. Il brano riprende lo spirito originale del loro primo incontro, ma con una consapevolezza nuova, mostrando quanto entrambi siano cresciuti, sia come artisti che come uomini.

I fan storici di Grido non possono ignorare la domanda sulla possibile reunion dei Gemelli DiVersi, il gruppo che ha segnato un’epoca della musica italiana. L’artista si mostra aperto, ma realista: “Mai dire mai. Per ora non ci sono i presupposti, ma se un giorno ci saranno, non sarò certo io a tirarmi indietro. Mi piacerebbe raccontare quella storia in modo onesto, senza filtri.”

Intanto, l’uscita di un documentario dedicato alla storia di Spaghetti Funk – il collettivo che ha visto protagonisti i Gemelli DiVersi e molti altri artisti – promette di essere un viaggio affascinante nella memoria collettiva di un’intera generazione.

Grido riflette anche sullo stato attuale del rap e sulla cultura del dissing. “Alcuni mi divertono, altri sembrano più mosse di marketing che altro. Ma il dissing autentico ha sempre avuto un posto speciale nella cultura hip hop. Devi distinguere un buon dissing, che dice qualcosa, da uno sterile, fatto solo per attirare attenzione.”

Quanto alla polemica sulla presenza del rap a Sanremo, l’artista non ha dubbi: “Trovo surreale che ci sia chi vuole limitare il rap, che oggi è uno dei generi più ascoltati in Italia. Abbiamo avuto decenni di Sanremo senza rapper, e nessuno si è indignato. Perché dovrebbe essere diverso ora?”

Con Musica Eterna, Grido consegna al pubblico un album che è molto più di un semplice progetto discografico: è un viaggio autentico, un manifesto, un’ode all’hip hop e alla vita stessa. È un disco che non si limita a raccontare la sua storia, ma riesce a parlare a tutti, con una voce che è e sarà sempre eterna. “Questo album sono io,” conclude Grido, “la mia vita, il mio passato, il mio presente e il futuro che voglio costruire.”

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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