Copertina del singolo Rock and Roll di Bugo
Musica

Bugo e la sua musica "Rock and Roll"

Il cantautore piemontese ha lanciato pochi giorni fa il nuovo singolo "Rock and Roll" che, insieme al brano "Un bambino" uscito a giugno, segna il suo ritorno sulla scena

Bugo riparte a ritmo di "Rock and Roll" - Si chiama così il nuovo singolo lanciato da Cristian Bugatti, in arte Bugo, e che, insieme al singolo “Un bambino” uscito lo scorso giugno, segna il ritorno nel panorama musicale italiano del cantautore piemontese dopo due anni dal suo ultimo lavoro discografico.

“La canzone ROCK AND ROLL riguarda le parole e il sentimento, più che la musica: parla di un ragazzo normale che non sa scendere a compromessi con sé stesso, questo è essere rock and roll, un sentimento. E dopo tanti anni quel ragazzo cresce, diventa uomo e a distanza di anni è ancora così, e quel sentimento è meraviglioso. L’ho scritta ora, a 50 anni, ma avrebbe potuto essere la mia primissima canzone scritta 30 anni fa, perché racchiude tutte le aspirazioni di chi cerca sempre una via di fuga, di chi vuole “spaccare” (“i wanna rock”), di chi crede negli altri (anche se sono “rimasti in sei”). È un brano che riassume perfettamente tutto ciò che riguarda l’essere se stessi sempre, salire sul palco e sentirsi una rockstar, rimanendo nell’animo e nella vita di tutti i giorni una persona semplice e normale.”, ha spiegato Bugo.

Bugo, il tuo (ndr: l’uso del ‘tu’ è una richiesta esplicita dello stesso Bugo) singolo “Un Bambino” è uscito il 9 giugno di quest’anno, dopo due anni di pausa. In questi giorni hai pubblicato anche il nuovo singolo “Rock and Roll”. Com’è stato per te questo ritorno sulla scena?

«Due anni tra un progetto e l’altro è la normalità, anzi sono relativamente pochi: ci vuole un tempo tecnico per preparare un disco, per pensarlo, per registrarlo. Nel mio caso ho fatto Sanremo nel 2021, il secondo singolo di quel disco è uscito in estate e quindi sono due anni tra l’ultimo singolo e “Un bambino”, mi sembra un tempo relativamente concreto. Sicuramente posso dire di non aver perso tempo perché già alla fine del 2021 ho cominciato a scrivere materiale nuovo, nel 2022 mi sono dedicato esclusivamente a registrare i pezzi nuovi, quindi, sono già tutti pronti, e infine ci è voluto un altro breve periodo tecnico per riformare la squadra, il contratto discografico con la Warner, l’ufficio stampa. Tutto sommato siamo stati bravi e veloci.»

La recente pubblicazione di questi due brani (“Un bambino” e “Rock and Roll”) preannuncia l’uscita di un nuovo album?

«Sì, ed è una cosa che non ho voluto tenere segreta perché volevo comunicare con i miei fan. Anche l’anno scorso, mentre andavo a lavorare, ho pubblicato diverse foto e video dove mi si vede in studio, proprio perché volevo mantenere un dialogo col mio pubblico e anche perché eravamo ancora nel periodo post-pandemico e non volevo scomparire e riapparire all’improvviso. Ho registrato tutto un disco, ormai finito, e dobbiamo solo decidere quando buttarlo fuori.»

C’è qualcosa in comune tra i due singoli?

Entrambi hanno una sonorità simile, dove le chitarre la fanno da padrone e quindi il disco ricalcherà questo mood che riprende la musica rock classica. Ovviamente ci saranno diverse sfumature: in ogni mio disco cerco di raccontare la mia vita attraverso le diverse angolazioni.»

L’ultimo singolo che hai pubblicato si intitola Rock and Roll. Cos’è per te questo genere musicale?

«Il rock and roll più che l’aspetto tecnico, le chitarre, il far casino,… per me è un sentimento, e mi riferisco al momento in cui mi sono reso conto, a 20 anni, che questo poteva diventare il mio lavoro, una missione di vita, e così è ancora adesso. Mi rendo conto che la musica mi ha salvato la vita: il rock and roll è un modo di vivere che mi fa star bene, mi salva dalle difficoltà che tutti noi abbiamo. Io poi sono sposato, ho due figli e quindi ho anche una struttura famigliare importante di cui sono responsabile. Rock and roll è un sentimento, un qualcosa che vivo e che, al contempo, mi tiene lucido.»

E invece qual è il messaggio del brano Rock and Roll?

«La canzone “Rock and Roll” vuole proprio esprimere questo: quando dico che “Sono il tuo amico da bar” è per dire che io sono come te, non sono diverso dagli altri, tutti abbiamo gli stessi problemi, al bar possiamo parlarne e diventa una cosa normale. Quando vado a far concerti e nella canzone dico “Stasera sono una rockstar” significa che quando sono sul palco mi trasformo in Bugo per raccontare e per far vivere ai miei fan momenti di spensieratezza, e per me questo è rock and roll. Il senso di questa canzone è infondere alla gente una sorta di spensieratezza per affrontare al meglio la giornata.»

Come nasce una tua canzone?

«La prima cosa in assoluto che ho scritto di questa canzone è il riff di chitarra, ci ho costruito un giro di accordi molto classico, perché per me è questo il modo migliore di comunicare con la gente: essere semplice e diretto. Questo disco nasce come coda di un periodo difficile per tutti che è quello pandemico e io volevo infondere nella gente un messaggio di entusiasmo che non è facile da esprimere: è sempre difficile, quando si parla di emozioni, raccontarle in due parole, ma per fortuna che c’è la musica. Tornando alla canzone, mi sono reso conto che volevo esprimere ciò che per me è la musica, un viaggio che mi ha sempre portato ad essere me stesso, a rimanere sempre lucido (che è una cosa molto difficile). Poi ho cominciato a sviluppare il testo e la canzone è uno di quei piccoli miracoli che sono nati in studio: ero a Brescia con la mia band e ho detto “Ragazzi ho questa cosa: un riff e un giro di accordi”. In pausa pranzo ho scritto il testo, l’ho completato. Un po’ come per il primo singolo, per questo sono nati simili: nel giro di un giorno ho completato il pezzo e l’abbiamo registrato. È una di quelle sfide che ti poni: non è scontato che, se fai una cosa di getto, può venire bene. In questi due casi però sono molto contento perché emerge l’urgenza di voler raccontare qualcosa e raccontarla in modo spontaneo, senza sovrastrutture per cui ci si deve pensare 40 giorni. Ho provato un sentimento, l’ho raccontato e l’ho registrato in un giorno.»

Durante l’estate appena passata hai portato la tua musica in giro per l’Italia. Il 10 novembre sarai di nuovo in concerto a Milano all’Arci Bellezza. Quali sono le tue aspettative? Anticiperai anche qualche brano inedito?

«Il tour estivo ho deciso di farlo per restare in contatto con i ragazzi, con i fan e la risposta è stata molto entusiasta. Per promuovere questo singolo invece abbiamo deciso di fare un unico concerto, in one shot, dove concentrare tutte le energie. Siamo molto contenti perché la risposta in termini di prevendite è ottima, sappiamo che ci saranno fan che vengono anche da lontano: dal Sud Italia, Toscana, Puglia, Lazio, qualcuno addirittura viene dall’estero, da Berlino, da Dubai. I miei fan mi vogliono veramente bene. C’è un’aspettativa molto importante per questo concerto e ovviamente sarà la presentazione del singolo per la prima volta; farò poi una carrellata di tutti i miei pezzi più belli, ma non anticiperò molto, per quello c’è tempo. Adesso, in questo momento, visto anche il periodo pandemico che ha imposto per due anni il divieto di fare concerti, ho voluto recuperare un po’ il live, il concerto dal vivo, e per questo motivo voglio fare i pezzi della mia storia.»

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Chiara De Zuani