Gigi Buffon ha scelto il tempo dell’ultima uscita. Non verso il centro dell’area di rigore ma fuori dal campo di calcio. Alla fine della prossima stagione, sperando che sia al Mondiale di Russia (e quindi a luglio) con la piccola finestra lasciata aperta sull’eventualità di un extra in caso di vittoria della Champions League. Non il sogno di un quarantenne che non vuole abbandonare, ma un progetto già discusso con il proprio presidente.
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Buffon ha scelto il tempo giusto e ha annunciato lui quello che era chiaro, senza aspettare che fossero altri a spingerlo ai margini. Il 99,99% dietro cui ha nascosto una decisione presa da tempo è solo un piccolo vezzo. Ci saranno altri momenti per le cerimonie e i commiati, ma il messaggio è arrivato.
La notte della delusione di Cardiff

Messaggio a reti unificate. Per tutti (Juve esclusa). “Non si corre per vincere la Champions. Stop. Le italiane non sono in gara per conquistare la coppa. Stop. Garantire la massima diffusione al messaggio. Stop”. A grandi illusioni seguono quasi sempre enormi delusioni. E crisi. L’ha provato sulla propria pelle anche la Juventus a Cardiff nel 2017 quindi a maggior ragione vale la pena che si dica ad alta voce per Inter e Napoli: comunque vada nessuna è stata costruita per arrivare alla finale di Madrid e, dunque, nessuna potrà dirsi delusa se non ci arriverà e se il suo cammino si fermerà prima. Anche perché il sorteggio era stato iellato e non ci si può rimangiare tutto per qualche buon risultato in campo…
La notte della delusione di Cardiff

Cristiano Ronaldo dopo la finale vinta dal real Madrid contro la Juventus, Cardiff, 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

La delusione dei giocatori della Juventus sconfitti a Cardiff – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Gonzalo Higuain vicino alla coppa vinta dal Real Madrid, Cardiff, 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Massimiliano Allegri dopo la sconfitta della Juve contro il Real Madrid, Cardiff, 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Un momento della finale di Cardiff – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Mario Mandzukic, gol in acrobazia durante la finale della Champions League a Cardiff, 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

I giocatori del Real Madrid festeggiano la vittoria della Champions League 2017 a Cardiiff, 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

La delusione dei giocatori della Juventus – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Il tocco con cui Ronaldo batte Buffon per il 3-1 – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

L’inutile volo di Buffon sulla conclusione dalla distanza di Casemiro – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Casemiro autore della rete del 2-1 – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

L’esultanza dei giocatori del Real Madrid dopo il vantaggio di Ronaldo – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Mario Mandzukic autore del pareggio della Juventus – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Keylor Navas scavalcato dal pallonetto in rovesciata di Mandzukic – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

L’esultanza di Gigi Buffon – 3 giugno 2017
La notte della delusione di Cardiff

Ronaldo autore della rete del vantaggio del Real Madrid – 3 giugno 2017
La differenza con Totti e Del Piero
Nella scelta del tempo dell’annuncio sono nascoste due profonde differenze con campioni recenti che hanno scritto insieme a Gigi la storia del calcio italiano. Non è come Del Piero, il cui addio fu gelidamente notificato dalla società davanti all’assemblea dei socì così che non fosse possibile un nuovo tira e molla sul rinnovo, e non è come Totti, strappato al calcio quando ancora non voleva.
Buffon ha preferito condurre il gioco. E’ stato lui a fissare tempi e modi e ad assumersi onere ed onore della comunicazione. Un’uscita certamente più indolore di quelle di altre icone. Può essere che sia anche un addio pilotato per aprirsi un futuro nella Juventus. Oppure no, visto che il portiere non ha ancora lasciato capire quali siano le sue intenzioni per il dopo.
Le sue parole rendono più semplice il lavoro alla Juventus e alla nazionale, che stanno già costruendo il futuro. Szczesny e Donnarumma possono vivere la prossima stagione senza affanni, al riparo nell’ombra del fuoriclasse che sta per lasciare. Lo ha detto Buffon, scherzando sulla “pensione” che gli stanno preparando. Andarsene col sorriso sarà il migliore dei finali.
