Màkari 2: tutto sulla seconda stagione della serie con Claudio Gioè
Ufficio Stampa/Valentina Glorioso
Televisione

Màkari 2: tutto sulla seconda stagione della serie con Claudio Gioè

Lunedì 7 febbraio debutta su Rai1 la fiction ispirata ai libri di Gaetano Savatteri. Il protagonista è Saverio Lamanna, costretto da un incidente a cambiare vita e trasferirsi in Sicilia: lì inizia a fare lo scrittore e il "detective per caso", risolvendo degli strani casi


Dopo il clamoroso e per certi veri inaspettato successo della prima stagione, lunedì 7 febbraio debutta Màkari 2, la serie di Rai1 con Claudio Gioè, ispirata ai libri di Gaetano Savatteri con la regia di Michele Soavi. Il pubblico aveva lasciato Saverio Lamanna deciso a cullarsi nei sogni di gloria letteraria sotto il sole della sua Sicilia e in attesa di ricongiungersi all'amata Suleima, volata a Milano per lavoro. Cosa potrebbe andare storto? Più o meno tutto, con un "effetto domino" che costringerà il protagonista a prendere delle decisioni drastiche. E non mancheranno le indagini per tre nuovi casi che dovrà risolverà alla sua maniera un po' strampalata.

Màkari 2, la seconda stagione della serie con Claudio Gioè

Saverio Lamanna (Claudio Gioè) continua la sua bella vita di scrittore squattrinato e nullafacente a Màkari. Ma qualche ombra offusca l'orizzonte: a causa delle pessime vendite dei suoi libri, l'editore si prepara a liquidarlo e come se non bastasse, l'attesissimo ritorno da Milano in Sicilia della bella fidanzata Suleima (Ester Pantano) nasconde un'insidia: la gioia di Lamanna si smorza quando la ragazza si presenza accanto al suo nuovo carismatico e ricchissimo capo di cui Saverio è gelosissimo. Insomma, si annuncia piena di svolte inaspettate Màkari 2, la serie di Rai1 diretta da Michele Soavi e coprodotta dalla Palomar, tre nuove puntate ambientate in Sicilia, questa volta oltre che nel Trapanese anche nell'Agrigentino. Il protagonista è sempre Claudio Gioè, che spiega: «Saverio Lamanna è un personaggio che mi somiglia molto per età, per cultura e per provenienza geografica. Tra quelli che ho interpretato è quello che finora mi si avvicina di più, sia pur con tutte le sue diversità. Questo ruolo mi ha lasciato una forte impronta etica e anche un barlume di speranza per credere nel futuro».

Le anticipazioni della fiction di Rai1

Nella vecchia casa di vacanza dei genitori, a Màkari, prosegue la vita di Lamanna, tra disgrazie editoriali e tre nuove indagini che risolverà, insieme al fidato Peppe Piccionello (Domenico Centamore), la colonna del paesino sul mare sempre in pantaloncini e infradito: Lamanna ha il piglio da detective per caso, strampalato e confusionario, ma è così acuto e tenace che arriva sempre a scoprire la verità. Sullo sfondo poi c'è la storia con l'amata Suleima, volata a Milano per lavoro: quando la lontananza si fa insopportabile, lei per caso torna in Sicilia per seguire un importante progetto e la presenza del suo affascinante capo farà tremare il loro rapporto. Ma Lamanna capisce che il problema è un altro: Suleima non è più la studentessa che aveva conosciuto l’estate precedente, è una donna pronta a spiccare il volo e Saverio ha paura che si stia allontanando da lui.

Il cast e i nuovi personaggi di Màkari 2

Oltre a Claudio Gioè, Domenico Centamore ed Ester Pantano, nel cast di Màkari 2 ci sono anche Filippo Luna (il Vicequestore Randone) e Tuccio Musumeci (il padre di Saverio). La new entry più dirompente è Teodoro, il carismatico capo di Suleima, interpretato da Andrea Brosca. «È talmente luminoso e perfetto questo Teodoro che lo stesso Lamanna in qualche modo ne rimane affascinato», anticipa Gioè. Saverio dovrà dunque lottare non poco per non perdere Suleima e soprattutto per non cadere nei suoi soliti maledetti errori.

L'altra Sicilia di Màkari

Uno dei segreti del successo di Màkari è quello di aver rappresento una Sicilia lontana da certi cliché. Lo spiega anche lo scrittore Gaetano Savatteri: «Non ci sono certi stereotipi in cui l'abbiamo vista in bianco e nero e tragicamente dominata da tematiche violente e drammatiche, specchio della sua storia degli ultimi cinquant'anni». Al pubblico è piaciuto questo andare oltre, sulla scia di Andrea Camilleri che, con Montalbano, ha aperto la porta a un racconto che usciva da quegli archetipi. «Ci ha portato per primo in una Sicilia in cui ci sono anche luce e la capacità di far ridere e sorridere e che è diventata protagonista di un altro tipo di racconto».

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Francesco Canino