Thundercat Grammy Awards 2021
Thundercat / Ansa
Musica

Thundercat: quando la vera musica conquista il Grammy Award

Il bassista e cantante di Los Angeles ha trionfato nella categoria "Miglior Album Progressive R&B" per l'eccellente It Is What It Is, un viaggio tra cosmic funk, jazz e hip hop con le collaborazioni di Childish Gambino, Kamasi Washington e Steve Arrington

La scorsa notte Thundercat ha vinto il Grammy Award come "Miglior Album Progressive R&B" per l'eccellente It Is What It Is alla 63a cerimonia di premiazione degli "Oscar della musica" che, come gli appassionati sanno bene, non sempre premiano i più meritevoli.

Pensate che leggende del rock come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Chuck Berry, Queen, Led Zeppelin, The Ramones, The Kinks, The Who, The Grateful Dead, Creedence Clearwater Revival e Kiss, accanto a giganti dell'hip hop come Tupac Shakur, The Notorious B.I.G, Snoop Dogg e Run DMC e ad artisti iconici come Bob Marley, Morrissey, Bjork e Iggy Pop, non hanno mai vinto, nel pieno della loro carriera discografica, un Grammy Award. Il premio a Thundercat, che è il primo artista a vincere la categoria con il suo nuovo nome (precedentemente conosciuta come "Best Contemporary Urban"), è meritatissimo, nonostante l'agguerrita concorrenza di Robert Glasper ( Fuck Yo Feelings ), Jhené Aiko ( Chilombo ), Free Nationals ( Free Nationals ) e Chloe x Halle (Ungodly Hour ).

Stephen Bruner, in arte Thundercat, ha accettato il premio via Zoom con madre e la figlia al suo fianco, attraverso un commovente discorso di ringraziamento al suo produttore/alter ego Flying Lotus, trascinandolo nell'inquadratura per un abbraccio, ricordando poi con affetto gli amici Mac Miller e Austin Peralta, che non ci sono più da qualche anno. Nel 2015 Thundercat aveva portato a casa il suo primo Grammy per la collaborazione con Kendrick Lamar in These Walls, premiato con il Best Rap / Sung Collaboration. La vittoria di stanotte ha segnato il suo primo Grammy per un suo album solista. Anche il produttore Flying Lotus era stato nominato come produttore dell'anno per il suo eccellente lavoro nell'album di Thundercat, ma il Grammy è andato poi a Andrew Watt . «Questo album parla dell'amore, della perdita, della vita e degli alti e bassi che ne derivano –ha dichiarato Thundercat a proposito del disco – è un po' ironico, ma in diversi punti della vita ti imbatti in luoghi che non capisci necessariamente. Alcune cose non sono destinate a essere capite». L'album è un coinvolgente viaggio tra cosmic funk, jazz, soul e hip hop, con le collaborazioni eccellenti di Childish Gambino, Steve Lacy, Steve Arrington, Ty Dolla $ign, Lil B, Kamasi Washington e BADBADNOTGOOD, interamente dedicato alla perdita e alla successiva accettazione della scomparsa di Mac Miller, uno dei rapper più talentuosi e creativi degli ultimi anni, morto il 6 ottobre 2018 per overdose di cocaina, fentanyl e alcol mentre si trovava nella sua abitazione.

Thundercat è uno dei musicisti fusion più influenti di oggi, insieme al sassofonista Kamasi Washington e al pianista Robert Glasper, grazie a una brillante commistione tra jazz, hip hop e funk-soul. Un tris d'assi che ritroviamo nell'album-capolavoro To pimp a butterfly di Kendrick Lamar, uno dei dischi più importanti del terzo millennio, mentre Thundercat è protagonista anche del successo del monumentale The Epic di Kamasi Washington e di Cosmogramma di Flying Lotus, altro grande protagonista della rivoluzione sonora della musica black negli ultimi 10 anni. Thundercat ha suonato per anni con i Suicidal Tendencies e ha collaborato con Erykah Badu, Childish Gambino, Terrace Martin, Bilal, Taylor McFerrin, Mac Miller, Kirk Knight e Vic Mensa, mettendosi in luce per l'inconfondibile suono del suo basso, rotondo, funky e lisergico. Nel 2017 il bassista e cantante californiano si è imposto anche come solista con Drunk, nei primi posti delle principali classifiche dei migliori album di quell' anno, grazie alla partecipazione di artisti del calibro di Kendrick Lamar, Pharrell Williams, Michael McDonald, Kenny Loggins, Wiz Khalifa, Kamasi Washington e Flying Lotus. «Ho sempre cercato di tenere a mente quello che una volta mi hanno consigliato Erykah Badu e Flying Lotus», ha dichiarato Thundercat durante la presentazione dell'album Drunk. «La musica deve venire da un posto onesto. Adesso mi sento come se fossi un posto in cui sono stato diverse volte, ne ho scrutato diversi angoli e ho tratto ispirazione».

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Gabriele Antonucci