«Right Through Me»il secondo mini-album dei DAY6 Even of Day raccontato in esclusiva a Panorama
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«Right Through Me»il secondo mini-album dei DAY6 Even of Day raccontato in esclusiva a Panorama

C'è una canzone per ogni fase dell'amore. Dall'innamoramento, a quando ci si inizia a frequentare, fino ai primi litigi e alle rotture: tutto ha una colonna sonora. I DAY6 Even of Day, con il loro nuovo mini-album «Right Through Me», hanno scelto di parlare a ruota libera al cuore dei My Day (così si chiama il fandom del gruppo, ndr.). La prima subunit dei DAY6, formata dal tastierista WONPIL, dal batterista DOWOON e dal bassista Young K (che per questo album suona di nuovo la chitarra), con questo nuovo mini album ha dato vita a un piccolo ma prezioso gioiello della musica K-pop. In questo EP, i DAY6 Even of Day riescono a sintetizzare tutte le fasi dell'amore, dai sentimenti di gioia a quelli di tristezza, passando per la malinconia e la profonda introspezione. Mentre per l'album precedente hanno costruito il loro "essere" attraverso suoni synth-pop, per questo EP hanno usato soprattutto la chitarra per espandere il suono e mostrare, grazie ai loro testi, un aspetto più maturo della loro vita.


Panorama ha parlato con loro in un'intervista esclusiva dopo l'uscita dell'album, che include il nuovo singolo del gruppo «Right Through Me», una canzone nostalgica e senza tempo che si rifà ai suoni delle ballate coreane retrò, con un tocco di jazz, e hip-hop pescato direttamente dall'East Coast degli anni Novanta.


Gli Italian My Day sono davvero entusiasti del vostro nuovo mini-album. Potete raccontarci qualcosa di più?

DOWOON: Quando ho ascoltato l'album per la prima volta, mettendomi nei panni dell'ascoltatore, ho sentito che i nostri hyungs ("hyungs" si riferisce a Young K e WONPIL, dato che DOWOON è il più giovane di loro. "Hyung" è coreano e significa fratello maggiore, ndr.) ha scritto e composto delle canzoni tenendo in considerazione gli show dal vivo. L'album ha suoni forti ed è facile da cantare. Spero che lo ascoltiate per intero perché sono certo al suo interno ci siano canzoni che possiamo cantare e goderci insieme ai fan sul palco.

L'album è come camminare sul sentiero della vita. Amore, disperazione, rinascita. Tutto mescolato con testi e musica potenti. Chi sono gli Even of Day adesso?

Young K: Penso che dipenda dalla prospettiva di ognuno. Proprio come ogni persona si sente diversamente quando vede un'opera d'arte, anch'io sono così. Noi cerchiamo solo di fare buona musica e se gli ascoltatori possono trovare il loro significato attraverso di essa, questo mi rende felice.

WONPIL: Sono un artista che, attraverso la sua musica, vuole mandare un messaggio di speranza agli ascoltatori.

Parliamo delle vostre canzoni, iniziando dalla title track «Right Through Me». C'è molto lavoro nella composizione di questa canzone. Le vibrazioni hip hop degli anni 90, il codice jazzistico... Potete dirci di più su questa canzone e sul suo significato?

WONPIL: «Right Through Me» ha molti elementi diversi, come il pop e il jazz. È una miscela di molte cose diverse. Non è che volessimo fare certi generi, ma è finita naturalmente così perché volevamo fare qualcosa con un'atmosfera vintage.

Young K: Ci mettiamo diverse cose per vedere cosa funziona e poi lo mettiamo insieme in modo che vada bene con quello che stiamo facendo. Poi scriviamo il testo su quello e la canzone nasce in modo naturale.

In «WALK» avete fatto un gran lavoro giocando con i testi. La parte A è il passato, la parte B è il presente e il ritornello è il futuro. Pensate che questo aiuterà i My Day ad affrontere le sfide quotidiane con un cuore più leggero?

WONPIL: La canzone «WALK» è stata di grande aiuto anche a me personalmente. Proprio come dice il ritornello, non è che posso evitare le difficoltà. Come abbiamo sopportato le avversità che sono accadute nelle nostre vite finora, spero che faremo lo stesso con quello che deve ancora arrivare. E proprio come questa canzone mi ha aiutato a superare le avversità, spero che sia lo stesso per i My Days.

"Home Alone" è una canzone perfetta per lenire un cuore spezzato. Nella canzone parlare di come non solo un amore può spezzare il cuore. Avete mai provato questo tipo di dolore prima d'ora? Se sì, come l'avete superato?

WONPIL: Penso che ascoltare "WALK" mi aiuterà a superarlo.

Young K: Come si dice in "WALK", tutti noi abbiamo avuto la nostra giusta dose di difficoltà nella nostra vita. Tuttavia, ci sono stati anche molti momenti felici. Abbiamo sempre sopportato quei momenti, quindi spero che riusciremo a superare tutto come abbiamo sempre fatto.

«All the things you wanted» e «From the ending of a tragedy» sono come l'incipit e il finale di un libro. Il ritmo scandisce le differenze tra i sentimenti che si vogliono trasmettere. Poi, in «WE» c'è qualcosa che assomiglia un lieto fine. È come se con questre tre canzoni vi siate messi nei panni dei My Day e aveste scritto qualcosa come una linea temporale che li guidi attraverso le loro vite?

Young K: Dipende dall'album in realtà. Il nostro ultimo album «Gluon» aveva una linea temporale fissa e dalle tracce 1 alle 7 avevamo una storia che progrediva per tutto il tempo, ma questa volta l'album non ne ha necessariamente una. Volevamo solo scrivere buone canzoni e la "linea del tempo" è una specie di seguito. Sono contento che sia sembrato così.

«LOVE PARADE» è un una canzone che invita a gioire e vivere pienamente la vita. Possiamo pensarlo come l'inno della nuova vita post-pandemia?

WONPIL: Penso che abbia senso. La nostra intenzione della canzone era l'ultimo ritornello, «Tutto l'amore ha lo stesso nome ma ha forme diverse», quindi ci sono varie forme di amore nel mondo, e speriamo che il mondo sia uno spazio sicuro per noi per esprimerlo liberamente.

Young K: Questa canzone è l'ultima traccia dell'album, e proprio come l'ultimo verso della canzone che fa «The festival's begun», anche quando i My Day finiranno di ascoltare il nostro album speriamo che possano continuare a vivere pieni d'amore.

Il padre di Young K una volta gli disse una cosa molto saggia: "la vita è come un laccio delle scarpe: sono destinati ad allentarsi, proprio come i rapporti tra le persone che cambiano idea anche dopo tre giorni. L'importante è quanto spesso si riallacciano i lacci delle scarpe". In un mondo che si è fermato a causa di Covid-19, i nostri lacci si sono allentati. Cosa pensate che dovremmo fare per riallacciare i nostri lacci e andare avanti con le nostre vite?

Young K: Vorrei che tenessimo sempre a mente che "Si possono ritirare i lacci delle scarpe in qualsiasi momento". Spero che i My Day non si scoraggino e smettano qualsiasi cosa stiano facendo per raggiungere il tuo obiettivo. Nel momento in cui dici a te stesso che puoi riallacciare i lacci allora puoi rialzarti e andare avanti.

Ero a Milano al tuo concerto come DAY6 ed è stato strabiliante vedervi live e interagire con i My Day. Potete mandare un messaggio ai vostri fan italiani?

WONPIL: Guardo indietro al tempo in cui siamo stati in Italia e ci siamo esibiti. Ho molti bei ricordi lì. Non possiamo esibirci davanti ai My Days in questo momento a causa della pandemia, ma spero che passi presto e che si possa farlo di nuovo!

DOWOON: Spero che tutti siano felici e in salute. Incontriamoci tutti presto!

Young K: Spero che i vostri giorni siano sempre pieni di risate fino al giorno in cui ci incontreremo di nuovo!

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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