I concerti invernali oggi si fanno in streaming
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I concerti invernali oggi si fanno in streaming

Dalle superstar Liam Gallagher e Dua Lipa fino alle rassegne Roma Jazz Festival, Barezzi Festival e Milano Music Week, la musica live si è spostata sugli schermi dei pc e delle smart tv

Il 2020 sarà ricordato come un annus horribilis anche per la musica, privata, a causa della pandemia, dei grandi concerti negli stadi e nei palasport, tutti rimandati di almeno un anno, forse due. Come è ben noto, gli artisti oggi guadagnano quasi esclusivamente della loro attività live, poiché la musica fisica vende sempre di meno, mentre quella digitale offre compensi a dir poco modesti.

La musica live si è spostata, almeno per tutto l'autunno/inverno 2020, dalle sale da concerto, dai teatri e dai palasport agli schermi dei pc, dei tablet e delle smart tv, una tendenza lanciata a luglio da Nick Cave con il bellissimo concerto Idiot Prayer, Nick Cave Alone at Alexandra Palace e seguita da diversi big, tra cui Kylie Minogue che, lo scorso 7 novembre, ha presentato in una spettacolare performance degna dello Studio 54 le nuove canzoni dell'album Disco. Liam Gallagher, iconica voce degli Oasis, si esibirà il prossimo 5 dicembre in un concerto live da Londra intitolato Down by the River Thames, nel quale proporrà le tracce dei suoi album da solista, ma anche alcuni classici degli Oasis, i più attesi dal pubblico della prima ora. I biglietti sono in prevendita dal 10 novembre sul sito di Live Nation e saranno disponibili anche diversi prodotti di merchandising, tra cui t-shirt e shopper, proprio come un qualsiasi concerto "fisico". Non c'è dubbio che Future Nostalgia sia uno degli album pop migliori e più venduti del 2020, così Dua Lipa, la nuova diva del pop, ha annunciato per il 27 novembre in streaming su LIVEnow alle 21:00 (alle 18:00 in Italia) l'ambizioso spettacolo intitolato Studio 2054.

Una notte di musica, divertimento e danza, con ospiti a sorpresa, in cui la popstar britannica di origini kosovare eseguirà le canzoni tratte dagli album Future Nostalgia e Club Future Nostalgia. La chiusura dei teatri imposta dai recenti provvedimenti governativi per contrastare la diffusione del Covid-19 non ferma uno dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati al jazz e alle sue infinite traiettorie, il Roma Jazz Festival . Ideato e organizzato da IMF Foundation in co-produzione con la Fondazione Musica per Roma e all'interno di Romarama, il Roma Jazz Festival conferma la sua 44° edizione dal titolo Jazz for Change, riorganizzando in tempo record la programmazione che si svolgerà a porte chiuse nelle sale dell'Auditorium Parco della Musica e verrà interamente trasmessa in diretta streaming HD, grazie all'alleanza strategica con la piattaforma internazionale LIVE NOW. Slitta al 10 novembre l'apertura del festival, originariamente prevista il 29 ottobre, ma sono ben 8 i concerti confermati sui 14 programmati inizialmente. Garantiti comunque i concerti in prima assoluta e le esibizioni di ospiti internazionali e artisti italiani di spicco: dalla prima mondiale di Gong, progetto di Luca Aquino con le immagini inedite di un artista del calibro di Mimmo Paladino (17 novembre) alla musica "politica" degli Area Open Project, che presentano il loro nuovo album (10 novembre). Dalle atmosfere caraibiche di Roberto Fonseca (14 novembre), Mino Cinelu e Yilian Canizares (20 novembre) alle sonorità nordiche di Nils Petter Molvær (19 novembre).

E poi ancora il jazz "ecologista" di Enzo Favata, insieme al celebre geologo Mario Tozzi per un concerto speciale tutto dedicato al Mediterraneo (11 novembre), il concerto ipnotico di Alexander Hawkins e Hamid Drake (12 novembre) e la melancolia di Salvador Sobral (13 novembre). Preso atto dei recenti provvedimenti governativi che sospendono gli spettacoli aperti al pubblico, le "Gemme" della quattordicesima edizione di Barezzi Festival sono determinate a sbocciare, nonostante tutto, in una speciale edizione il 13 e 14 novembre interamente in streaming dal Teatro Regio di Parma su teatroregioparma.it tramite la piattaforma Payperlive di Zeye. Gli ospiti si confermano essere i nomi più affermati e le promesse più brillanti in circolazione: Brunori Sas in esclusiva con La Toscanini NEXT, Andrea Laszlo De Simone e Massimo Volume, che saranno in live streaming dal Teatro Regio; Margherita Vicario, Colombre, Fadi, Ettore Giuradei, Valentina Polinori, Guido Maria Grillo e William Manera, protagonisti di concerti esclusivi disponibili sulla piattaforma dalle ore 19 del giorno di programmazione.

Il Teatro Regio ospiterà queste performance, per la maggior parte acustiche, in luoghi inusuali, alcuni dei quali non sono mai stati prima d'ora spazi performativi, come la Sartoria, la "Sala del Vascone" e il Palco Reale, che si svelano oggi per la prima volta anche al pubblico diventando il sorprendente palcoscenico di emozionanti concerti. La quarta edizione di Milano Music Week, infine, si presenta al pubblico dal 16 al 22 novembre in una versione completamente digitale, con le modalità che i tempi le consentono, ma non per questo meno ricca di musica, incontri e approfondimenti. Non mancherà la musica live, il 16 novembre, con il concerto in streaming Lennon80, una vera festa in puro stile rock'n'roll organizzata e prodotta da Live All per celebrare gli 80 anni della nascita di John Lennon. Ad oggi l'evento vede confermati Morgan, Arisa, Selton, Noemi, Federico Poggipollini, Cristiano Godano, Dente, Omar Pedrini, Ketama126, Galeffi, Leo Pari, Camilla Magli, Filippo Graziani.

L'evento sarà trasmesso in live streaming sulla piattaforma LIVE ALL e tutto il ricavato sarà devoluto al "Fondo Covid-19, Sosteniamo La Musica", promosso da Music Innovation Hub e sostenuto da FIMI, nato con lo scopo di supportare musicisti e professionisti del settore musicale in questo momento di crisi globale. La Milano Music Week ospiterà anche una serie di incontri che avranno come protagonisti alcune fra le principali realtà nate a sostegno dei lavoratori del settore musicale e dello spettacolo in questo periodo difficile, come "Bauli in piazza", l'associazione culturale che ha dato vita al recente movimento di protesta dei lavoratori del settore, e "La musica che gira", che ha curato il panel "Lavoratori della musica uniti", una piattaforma di confronto tra i lavoratori della musica nata proprio per supportare e rilanciare il settore.

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Gabriele Antonucci