Le immagini di Torbjørn Rødland in mostra all'Osservatorio Prada
A Milano fino al 20 agosto 2018, più di 40 opere fotografiche e 3 video dell'artista norvegese
“Torbjørn Rødland: The Touch That Made You” - questo il titolo della mostra in programma sino al 20 agosto 2018 all'Osservatorio Prada di Milano - è un progetto concepito e presentato inizialmente da Serpentine Galleries a Londra, il primo interamente dedicato alla fotografia per lo spazio espositivo londinese
Curata da Hans Ulrich Obrist e Amira Gad, l'esposizione milanese riunisce una selezione di più di 40 opere fotografiche e 3 video realizzati tra il 1999 e il 2016 da Torbjørn Rødland, artista norvegese celebre per le sue immagini dal forte impatto emotivo e visivo
Quando
“Torbjørn Rødland: The Touch That Made You” apre al pubblico dal 5 aprile al 20 agosto 2018 nei seguenti giorni e orari
Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00
Chiuso il martedì
Dove
Ad ospitare la mostra, gli spazi dell' Osservatorio Prada, in Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
Perchè è interessante
Celebre per i suoi ritratti, le nature morte e i paesaggi, Rødland unisce alla chiarezza formale tipica dell’immagine commerciale uno sguardo personale e poetico, attraverso il quale trasforma parti anatomiche, oggetti quotidiani ed elementi naturali in feticci ambigui.
I suoi lavori - una sorta di "invenzioni visive" che integrano elementi magici, surreali e soggettivi - provocano nello spettatore una reazione ambivalente di repulsione e attrazione, intimità ed estraneità rispetto ai soggetti ritratti
Come spiega l'autore stesso, il titolo della mostra, “The Touch That Made You”, rimanda “ai processi analogici: il tocco della macchina fotografica, il tocco della luce che colpisce la pellicola, il tocco dei liquidi che scorrono sulla pellicola durante lo sviluppo. Ed è una cosa che collego alla complessità e all’intimità di alcuni soggetti – gli incontri tra due individui o tra oggetti e corpi”.
L’artista lavora con la fotografia analogica creando delle "messe in scena" costruite e precise: nel suo processo creativo convivono quindi una dimensione di controllo che esercita sulle persone e sugli oggetti all’interno del set e una componente di sorpresa e imprevedibilità, in quanto il risultato finale dei suoi sforzi è visibile solo quando l’immagine è sviluppata e stampata su carta fotografica.
Molto interessanti, nella piccola sala di proiezione che conclude il percorso espositivo, i tre video girati da Rødland nel decennio scorso: The Exorcism of Mother Teresa (2004), Heart All This & Dogg (2004) e I Am Linkola (2007).
Per Rødland questi lavori rappresentano “uno strumento per esplorare il movimento, l’intervallo e la temporalità – qualità che non riesco ad approfondire in modo così esplicito con la fotografia. Quindi si tratta ancora di un’indagine del mezzo fotografico, ma con parametri diversi”.