Google I/O 2014: 5 progetti da non perdere
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Tecnologia

Google I/O 2014: 5 progetti da non perdere

A poche ore dall’appuntamento annuale con gli sviluppatori cerchiamo di capire cosa verrà presentato a San Francisco

Google ha un sacco di progetti in cantiere. Che si tratti di orologi, sistemi operativi, tablet o addirittura automobili, il gigante di Mountain View svelerà di certo qualcosa di interessante durante il suo prossimo evento. Il Google I/O è la kermesse tradizionale riservata (ma non esclusiva) agli sviluppatori. Come per il WWDC di Apple, l’evento ha assunto un significato che va decisamente oltre il semplice interesse per gli addetti ai lavori e anche Google lo ha trasformato in una carrellata di presentazioni che soddisfano un pubblico eterogeneo.  

Volendo mettere giù una lista di potenziali novità che vedremo il 25 e 26 giugno prossimo, in diretta da San Francisco , possiamo considerarne cinque principali, ognuna come asse portante di uno specifico settore in cui Google domina, o vuole dominare nel prossimo futuro. La conferenza di Big G, oltre che da computer, può essere seguita via smartphone e tablet, ovviamente Android, scaricando questa app .

1) Android Wear: non chiamatelo orologio

È praticamente una sicurezza. Tra due giorni sapremo di più sul sistema operativo destinato a finire su un bel po’ di smartwatch, e non solo. All’inizio di quest’anno si era parlato di un orologio intelligente che sarebbe uscito dai Google Lab. Un oggetto del genere non si è mai visto e forse Google non ce l’ha neanche in mente. L’obiettivo di Big G è “donare” il suo OS ai produttori di gadget per azzannare il mercato delle tecnologie indossabili (“wearable technology”), proprio come fatto con Android su smartphone e tablet. Android Wear non è soltanto un sistema operativo in miniatura. Una volta “scritta” un’app per l’orologio, questa si può benissimo adattare per funzionare anche sul telefono, visto che le basi dello sviluppo (le cosiddette API) sono le stesse. I primi a scommettere sul successo di Android Wear sono stati LG e Motorola che lanceranno i rispettivi G Watch e Moto360 per testare il polso degli appassionati. Sono entrambi attesi sul palco del Google I/O 2014.

2) Nexus: ultimo battito per lasciare il segno

La rete lo ha conosciuto come “Flounder”. È il nome in codice di quello che dovrebbe essere l’ultimo tablet di Google con il marchio Nexus, prima di lasciar spazio al programma “Silver” (che spieghiamo più avanti). Segni di “Flounder” sono stati rinvenuti in un archivio digitale che si riferisce al sito di Chromium, di solito usato da Google per testare la visualizzazione web dei suoi dispositivi. Qui si legge “device/htc/flounder”, una serie di parole che accostate in quel modo danno poco spazio all’immaginazione: HTC realizzerà un tablet Nexus da 8 pollici. Il palco di San Francisco non aspetta altro.

C’è chi dice che i tablet saranno due. Il sito specializzato “Android Police” ha infatti rinvenuto la sigla “Volantis” per un probabile dispositivo da 8,9 pollici, sempre di HTC, con schermo con risoluzione 2048 x 1440, processore Nvidia Tegra a 64-bit e 2 GB di RAM. Le specifiche dovrebbero essere identiche tra i due, con la sola differenza del processore a 32-bit per “Flounder” e 64 per “Volantis”.

3) Android Silver: l’importanza di essere cliente Google

Cosa fa di Apple un marchio così forte e universalmente riconosciuto? L’originalità dei suoi prodotti. Google vuole percorrere la stessa via, proponendo una serie di smartphone e tablet sotto il marchio “silver”, venduti solo in determinati negozi e a particolari condizioni. Un progetto del genere è l’evoluzione dell’attuale gamma Nexus. Dietro l’angolo non solo la proposta di hardware di alta fascia ma anche un servizio personalizzato e in un certo senso “premium”. Un po’ Apple e un po’ Amazon che ha realizzato la sua idea con il programma “Prime” (esteso anche al Fire Phone ).

4) Android TV: un salotto a prova di app

No il Chromecast non c’entra. Google sta lavorando da tempo ad una soluzione domestica multimediale chiamata “Android TV” che andrà a sostituire quel mezzo fallimento della piattaforma Google TV , mai realmente scesa dagli scaffali dei negozi. Basata interamente su Android, non è chiaro se la nuova TV sarà un set-top-box, una chiavetta o che cosa. Quello che è certo è che tutto l’ecosistema Google sarà presente sul piccolo grande schermo: da Google Play a Music, fino ai film, video e app.

5) Google car: tranquilli guido io

L’auto è stata progettata per essere completamente autonoma, al punto che non c’è né un volante ne pedali. È completamente elettrica e, almeno per adesso, limitata a 25 km/h. Perfetta per la vita in città è il competitor principale del car sharing visti i costi ridotti e le dimensioni tali da poter essere parcheggiata ovunque. Certo l’estetica lascia molto a desiderare ma è il giusto compromesso per parlare al telefono o continuare a lavorare mentre si torna a casa.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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