ENHYPEN, Dreamcatcher, ONEUS e molti altri. Las Vegas si tinge di K-pop
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ENHYPEN, Dreamcatcher, ONEUS e molti altri. Las Vegas si tinge di K-pop

Dopo essersi colorata di viola per i BTS, la città della perdizione è pronta a cedere all’incanto della musica coreana ospitando We Bridge

Tutti parlano del Coachella. Ma se la seconda settimana di aprile, a Las Vegas, il K-pop conquistasse la città?

Follia? Non proprio.

La principale società di intrattenimento globale, la Infinite Prospects Entertainment (IPE), con il supporto di MGM Resorts International, lo stesso gruppo che ha contribuito a rendere viola la Strip di Las Vegas nell'aprile del 2022, quando i BTS si sono esibiti nelle quattro date del tour "Permission To Dance On Stage" all'Allegiant Stadium - registrando il tutto esaurito, ha in serbo una sorpresa.

Vi bastino i nomi annunciati: ENHYPEN, headliner della serata. Kang Daniel. Dreamcatcher. VIVIZ. CIX. ONEUS. Fromis_9. BE’O (sì, proprio quello di Counting Stars). Tutti riuniti in un'arena da 12.000 posti. Dodicimila.

L'evento si chiama We Bridge ed è una expo culturale di tre giorni e due giorni di festival musicale che celebra l'intrattenimento e la cultura asiatica. Si terrà a Las Vegas dal 21 al 23 aprile presso il Mandalay Bay Convention Center e la Michelob ULTRA Arena del Mandalay Bay Resort and Casino.

Con l'esplosione dell'influenza asiatica sulla cultura pop mainstream in tutto il mondo e il suo enorme impatto su musica, film, arte e moda, la missione di We Bridge è quella di collegare queste diverse espressioni creative all'interno di un'unica esperienza e di celebrare i vari artisti e culture asiatiche che le alimentano. Il risultato sarà un evento multisensoriale dal vivo che immergerà i partecipanti in un mondo che collega ciò che è ora, nuovo e prossimo nella musica, nei media, nell'arte e nella moda asiatica.

Il GRAMMY Museum avrà un proprio palcoscenico durante i tre giorni di fiera, con esibizioni speciali e tavole rotonde con gli artisti del festival musicale, ed è aperto a tutti i partecipanti. Ad ogni panel seguiranno eventi di approfondimento con gli artisti e hi-touch, accessibili a tutti i possessori di biglietti di livello adeguato. "Sono onorato di portare una celebrazione della cultura asiatica a Las Vegas, una delle città culturalmente più amalgamate e capitali dell'intrattenimento nel mondo", ha dichiarato Alex Kang, CEO di Infinite Prospects Entertainment. "Con l'ascesa dell'intrattenimento asiatico alla ribalta mainstream, volevamo portare maggiore consapevolezza e accesso ad artisti, talenti e marchi all'interno della nostra comunità. Siamo entusiasti di avere il K-pop in prima linea nella vetrina musicale di We Bridge quest'anno, poiché l'impatto e la popolarità del settore continuano a crescere. Consideriamo questo come il nostro umile inizio e abbiamo la visione di costruire un palcoscenico ancora più grande che sia ampiamente rappresentativo di tutti i talenti asiatici".
Chris Baldizan, Executive Vice President of Entertainment di MGM Resorts, ha dichiarato: "Il K-Pop è diventato rapidamente un fenomeno globale che Las Vegas ha vissuto in prima persona lo scorso anno con gli incredibili concerti sold-out dei BTS. L'evento We Bridge ci offre un'altra opportunità di collaborare con Alex Kang e il suo team per offrire alla destinazione esperienze multiculturali di musica, media, arte e moda." "Il GRAMMY Museum è entusiasta di collaborare con We Bridge per il suo festival inaugurale", ha dichiarato Michael Sticka, Presidente/CEO del GRAMMY Museum. "La nostra missione consiste nel rendere omaggio al nostro patrimonio musicale collettivo, celebrando al contempo la connessione dinamica tra i diversi background delle persone e i numerosi generi musicali. Non vediamo l'ora di celebrare l'intrattenimento e la cultura asiatica portando la nostra rinomata programmazione pubblica sul palco del We Bridge".

La lineup è di quelle che capitano una volta sola nella vita ma le sorprese... potrebbero non essere finite. Panorama seguirà e vi comunicherà eventuali novità e aggiornamenti in tempo reale.


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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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