Emma 3.0 a Milano: nella musica, vince chi resta
Musica

Emma 3.0 a Milano: nella musica, vince chi resta

La recensione del concerto al Mediolanum Forum del 25 novembre. Un salto nel futuro

"Finisce così un bellissimo viaggio, una storia meravigliosa, qualcosa di unico e autentico. Grazie davvero a tutti, di cuore. E a presto. Nel frattempo, godetevi la vita, amate, sorridete e soprattutto, combattete per i vostri sogni".

Emma scrive queste parole sul suo Facebook alle due di notte, allegando la foto di un palco smontato dove ha appena portato, il 25 novembre 2014, la sua musica in un palazzetto con 11 mila persone dentro. L'ultimo concerto dell'Emma Tre Punto Zero Tour.

Oggi si chiude la storia nata più di 80 settimane fa con "Schiena", l'album che l'ha portata dalla ribalta al successo. E dal successo alla consacrazione. Non si arriva così lontano senza un po' di stanchezza...e almeno un ginocchio malandato. Ma il suo volto e la sua voce, emanavano bellezza.

È stata come quegli atleti che vedi a fine maratona, un po' scomposti ma felici di aver tagliato il traguardo da numeri uno. In questo terzo tour il tappeto elastico aggiunto al palco precedente non è la scusa per dire: "Ok, è tutto nuovo".

Da punto di vista musicale Emma ci ha portato in territori inediti, nuovi. E magari chissà, futuribili.

Gli arrangiamenti dei brani, soprattutto nelle introduzioni o nelle code dei pezzi, hanno introdotto suoni elettro-pop, dancehall, rave, bass. Abbiamo visto anche una cornamusa, un flauto traverso. Il tutto senza stravolgere le versioni originali. Lei, vestita da soldatessa e boxeur, si è mossa sul palco come un razzo. Ha ballato, saltato, con il sorriso stampato in faccia.

La scaletta era una selezione per veri intenditori della "Brown". Il cuore dello spettacolo è stato spostato sui pezzi del passato, quando doveva essere "lo scherzetto della musica italiana", "quella che durerà solo due mesi e poi via". Ebbene, quei brani come "Sembra strano" e "Con le nuvole", meno conosciute dal grande pubblico, sono il germe da cui è nato tutto.

E quel tutto oggi ha una storia, un inizio al quale dare merito. Dal 2010 a oggi non c'è anno che non sia stato connotato da una sua canzone. Nel cuore di alcuni ieri, nel cuore di tutti oggi. In questi cinque anni sembrano passate 10 vite pensando a tutto quello che le è successo. E altrettante al suo pubblico, che sta crescendo con lei.

Nonostante le difficoltà fisiche ha sorriso, ha cantato bene. Non si è risparmiata. Ha ancora la fame di chi del dissenso si alimenta, dall'offesa non si fa schiacciare. È dinamite di un petardo che potrebbe esploderti in mano se non stai attento. A chi le dice che non vale niente, ha ancora la forza di urlare in faccia tutto l'amore per la musica che ha in gola. È in desiderio di affermazione continuo, come se cinque anni e tutti questi risultati fossero solo l'inizio.

Ma in fondo anche nella musica (pure lei una forma d'amore) non vince chi fugge, ma chi resta. 

La scaletta

Amami (Schiena, 2013)
L'amore non mi basta (Schiena, 2013)
Chimera (Schiena, 2013)
In ogni angolo di me (Schiena, 2013)
Sarò liberà (Sarò libera, 2011)
Ma che vita fai (Schiena, 2013)
Resta ancora un po' (E Live, 2014)
Schiena (Schiena, 2013)
Folle Paradiso (Schiena, 2013)
Non sono solo te (Sarò libera, 2011)
Per sempre (A me piace così - Sanremo Edition, 2011)
Sembra strano (Oltre, 2010)
Cullami (A me piace così, 2010)
Con le nuvole (A me piace così, 2010)
Calore (Oltre, 2010)
Arriverà (A me piace così - Sanremo Edition, 2011)
Meravigliosa (Oltre, 2010)
Non è l'inferno (Sarò libera - Sanremo Edition, 2012)
Dimentico tutto (Schiena - 2013)
Cercavo amore (Sarò libera, 2011)
La mia città (Schiena VS Schiena, 2013)

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Alessandro Alicandri