Fisco: tutte le scadenze di giugno. Chi deve pagare, cosa e quando
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Fisco: tutte le scadenze di giugno. Chi deve pagare, cosa e quando

Dalla nuova Imu alla fine della moratoria su Irpef e Irep

Il lockdown è finito anche da un punto di vista fiscale. La ripartenza lenta dell'Italia fa sì che anche i contribuenti – dopo 3 mesi di moratorie e sospensioni varie – debbano tornare a mettere mano al portafogli per assolvere agli obblighi tributari dovuti in quello che si annuncia come un giugno di lacrime e sangue.

Nuova Imu

Si comincia il 16 giugno, martedì, con la scadenza dei termini per corrispondere l'acconto della rata 2020 della nuova IMU inserita all'interno della Legge di Bilancio 2020.

E' il più importante tra i tributi locali e va ad accorpare IMU e Tasi in un'unica tassa sulla casa il cui importo è differente da Comune a Comune a seconda delle aliquote.

Prima di pagare, però, vale la pena andare a dare un'occhiata al sito del Comune di residenza visto che diverse amministrazioni hanno approvato la proroga della scadenza a settembre per andare incontro ai cittadini ancora alle prese con la lenta uscita dalla crisi post Covid 19.

Inoltre, in misura eccezionale proprio a causa della pandemia, sono esenti dal pagamento dell'IMU gli immobili turistici purché i proprietari siano gli stessi gestori (agriturismi, alberghi, pensioni, centri termali, etc.)

Tosap e Cosap

A sostegno del rilancio del settore turistico in Italia, il Decreto Rilancio ha previsto l'esonero dal pagamento della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) per i pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni all'utilizzo del suolo pubblico (ristoranti, bar, caffé, gelaterie, locali notturni, etc).

L'esonero è inerente al periodo che va dal primo maggio fino al 31 ottobre 2020.

Irpef e Irep

La stangata, però, è in arrivo a fine mese. Dopo tre mesi di moratoria, infatti, bisogna tornare ad adempiere agli obblighi in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio relativi a contributi previdenziali, premi assicurativi e ritenute sui redditi di lavoro dipendente.

Nello specifico, quindi, il 30 giugno bisogna versare la quota Irperf e Ires relativa al saldo 2019 e al primo acconto 2020 delle imposte sui redditi delle persone fisiche e delle società compresi i contributi previdenziali risultanti dalla dichiarazione dei redditi relativi alla quota eccedente il minimale. Il pagamento, su richiesta, può essere anche fatto in forma rateale.

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Barbara Massaro