Fabbrica automobilistica
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Economia

Mercato auto, perché giugno è stato da record

A influire positivamente sulle immatricolazioni, tra gli altri, il noleggio e in particolare quello a breve termine

Per il mercato italiano dell'auto, il mese di giugno appena concluso è stato il migliore dal 2009. I dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti parlano, infatti, di un mese di giugno 2017 ancora in crescita del 12,9% con 187.642 auto vendute rispetto alle 166.232 dello stesso periodo dello scorso anno.

Un valore che risulta non di molto inferiore alle circa 211mila automobili che vennero immatricolate nell’ormai citato e lontano 2009.

Numeri che continuano ad essere dunque incoraggianti soprattutto se si pensa che le vendite risultano in serie sostanzialmente positiva ormai da 43 mesi (ad eccezione di maggio 2014 e aprile 2016) e il mercato ha segnato per la settima volta in tre anni e mezzo un semestre positivo.

In questi primi sei mesi del 2017 infatti è stata superata la soglia del milione di vetture registrate con 1.136.331 auto immatricolate, l’8,9% in più rispetto al 1.043.388 dell’anno precedente. Ma quali sono i fattori che in questo momento fanno da traino alle vendite e hanno permesso, in particolare, di registrare questo giugno da record?

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Fattore noleggio

Cominciamo con il dire che il comparto dell’auto è attivo in tutte le sue componenti e questo nonostante il moderato calo delle vendite a privati. Le vendite in concessionaria, spiegano dall’Unrae, l’associazione che in Italia rappresenta le case automobilistiche estere, restano invece positive anche se articolate in più canali.

Ma il vero fattore trainante in questo periodo è il noleggio, in particolare quello a breve termine, che viaggia a gonfie vele grazie anche alla maggiore domanda turistica verso l’Italia. Ma positivi sono anche i dati che riguardano il lungo termine. E a conferma di questo scenario ci sono ovviamente i numeri: le immatricolazioni del noleggio fanno segnare, tra breve e lungo termine, un complessivo +43%, con una forte preponderanza del breve termine che addirittura fa registrare un sorprendente +68,4%.

Imprese e superammortamento

Altro fattore che da qualche tempo ormai sta influenzando positivamente l’immatricolazione di nuovi autoveicoli è quello delle vendite a società.

Queste ultime continuano infatti ad essere ancora particolarmente attive grazie al superammortamento, con risultati che raccontano di una quota mercato aziendale in crescita del 3,6% nel mese e del 4% nel semestre; il tutto con un aumento dei volumi del 32,5% a giugno e del 36% nel periodo gennaio-giugno.

Quello che ora sperano gli operatori è che il citato superammortamento possa diventare strutturale nella prossima manovra economica.

In questo senso, dall’Unrae auspicano che, pur potendosi aspettare nei prossimi sei mesi un clima di fisiologica instabilità politica pre-elettorale, la preparazione della legge di stabilità non causi incertezza o rinvio di decisioni di acquisto per le famiglie e per le imprese, portando ad una ripercussione negativa sulle immatricolazioni di autovetture nuove sulla fine dell’anno.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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