Germanwings: tutti i rimborsi che dovrà pagare
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Economia

Germanwings: tutti i rimborsi che dovrà pagare

La low-cost della Lufthansa potrebbe essere costretta a versare denaro oltre i tetti previsti dagli accordi internazionali

Germanwings potrebbe essere costretta a pagare rimborsi salatissimi alle famiglie delle vittime dell'Airbus A320 schiantato da Andreas Lubitz, il copilota. Assai più alti di quelli normalmente previsti in questi casi.

Il tetto per i rimborsi
Secondo un accordo internazionale il tetto per i rimborsi, nel caso di un passeggero che muore in volo, è in genere di 113 mila euro.

La causa alla compagnia
Le famiglie che vogliono rimborsi più alti devono fare causa alla compagnia. In questo caso una lite giudiziaria, secondo quanto rivelano gli esperti, punterebbe ad accertare l'attendibilità dei controlli sulla salute psico-fisica del co-pilota prima e dopo la sua assunzione.

I regolamenti sulla presenza in cabina
Inoltre si dovrà stabilire se il co-pilota era autorizzato dai regolamenti a restare da solo in cabina.

Secondo la legge tedesca un pilota può temporaneamente lasciare il suo posto, se l'aereo è in rotta da crociera, anche se si tratta di un comportamento di per sé rischioso. Le cause giudiziarie potranno essere sporte, non solo in Germania, ma anche in Francia e in Spagna, a seconda del paese di origine dei passeggeri.

Allianz
In genere le compagnie aeree tendono a raggiungere un accordo sui rimborsi senza finire davanti a un Tribunale. Per la distruzione dell'aereo, secondo quanto rivelano fonti del settore, le compagnie di assicurazione, guidate da Allianz, sarebbero disponibili a pagare 6,5 milioni di dollari.

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Andrea Lubitz, il copilota dell'Airbus A320 Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015. Lubitz, 28 anni, avrebbe deliberatamente scelto di far precipitare il velivolo

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