In occasione del black friday, una protesta sindacale entra per la prima volta nello stabilimento logistico di Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza) definito “l’astronave” per le sue dimensioni monstre.
I motivi dello sciopero
I sindacati denunciano ritmi lavorativi che non conoscono discontinuità e richieste altissime di produttività ma non, come più volte indebitamente indicato, condizioni di lavoro indecorose.
L’obiettivo è chiedere di condividere con i lavoratori almeno una piccola parte degli enormi utili che l’azienda fa attraverso un premio di produttività (che non sia il bonus una tantum per il periodo natalizio proposto dall’azienda) e un livello di retribuzione che vada oltre il livello minimo previsto dal contratto nazionale.
E in più, condizioni di lavoro migliori. “Non ci sono situazioni eclatanti – racconta Fiorenzo Molinari della Filcams-Cgil – ma è un lavoro che dal punto di vista psicofisico è molto usurante: sembra di essere nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka”. Un po’ ‘Umpa-Lumpa’, come i personaggi della fabbrica di cioccolato nati dalla fantasia di Roald Dahl, un pò maratoneti: ogni giorno, per movimentare i pacchi, i lavoratori di Castel San Giovanni percorrono fra i 17 e i 20 chilometri.
Perché è importante
In Amazon la presenza dei sindacati è pressoché nulla. Per questo lo sciopero proclamato sarebbe già un successo se aderisse la metà dei dipendenti. Di certo sarà pacifico: non ci saranno né blocchi di camion e a nessuno sarà impedito di entrare. “L’astronave tuttavia non si blocchera’ completamente – dicono i sindacalisti piacentini – perché i lavoratori con contratto somministrato non parteciperanno allo sciopero, che riguarderà solo i dipendenti di Amazon”.