Maggio 1945
La rivoltella con cui Adolf Hitler si era ucciso quasi ancora fumava, quando Berlino venne occupata dall’esercito sovietico dopo la battaglia per la conquista della capitale del Terzo Reich.
I sovietici aggiunsero devastazione alla devastazione.
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La città era stata rasa al suolo dagli innumerevoli raid aerei e dall’artiglieria dell’Armata Rossa. Le macerie coprivano le strade, i servizi essenziali mancavano. Dilagava la fame, mentre i soldati di Mosca asportavano tutto quello che ancora era in funzione come bottino di guerra. Molti erano, oltre ai berlinesi, i disperati in fuga dall’est verso la capitale in cerca di cibo. Decine di migliaia erano i senzatetto, gli orfani di guerra, i mutilati e i disperati.
