George Orwell e la recensione del ‘Mein Kampf’
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George Orwell e la recensione del ‘Mein Kampf’

In un articolo del 1940 l’autore di ‘1984’ parlava dell’autobiografia di Hitler, arrivando a prevedere la tragedia imminente

Lo status di grande intellettuale o di icona culturale è per la maggior parte guadagnato da quei personaggi della storia del pensiero o dell'arte che hanno saputo cogliere meglio e più profondamente delle masse ciò che stava accadendo loro attorno. Un modello su tutti è sicuramente George Orwell, e non solo per romanzi capitali come La fattoria degli animali e 1984 , ma anche grazie ai diversi carteggi, scritti e saggi che ci ha lasciato in eredità.

È il caso, per esempio, di una sua recensione datata marzo 1940 del Mein Kampf, la famigerata autobiografia di Adolf Hitler. In quel breve articolo (raccolto in un volume del 1968 intitolato The Collected Essays, Journalism and Letters of George Orwell), l’autore inglese dimostra una lungimiranza e un acume capaci di cogliere e prevedere le pericolose derive che il regime di Hitler avrebbe portato.

Orwell, che non era certo un sostenitore del Führer, prova a immaginare come sarebbe il mondo dopo un possibile successo del Terzo Reich:

“Ciò che Hitler prevede, da qui a cento anni, è uno stato da 250 milioni di tedeschi con uno grande spazio vitale (che si può estendere per esempio più o meno fino all’Afghanistan), un orribile impero senza cervelli in cui, essenzialmente, non accade nulla a parte una continua formazione di giovani uomini per la guerra e l’infinito allevamento di fresca carne da cannone.”

L’articolo fu scritto in un momento in cui in Inghilterra le classi sociali più alte cominciavano a frenare gli iniziali entusiasmi nutriti per la carismatica figura del leader nazista. Una precedente edizione del Mein Kampf, infatti, pubblicata nel Regno Unito nel 1939, era stata tradotta e presentata in modo da attenuare i toni del libro e mostrare Hitler nel modo più leggero possibile.

Ma nel 1940 le cose avevano preso ben altra piega e una nuova edizione inglese del Mein Kampf rispecchiava il cambio di visione dell’establishment britannico. Inghilterra e Francia avevano dichiarato guerra alla Germania dopo l’invasione della Polonia, e di lì a poco, tra maggio e giugno, ci sarebbero state la tragica ritirata alleata di Dunkerque e la capitolazione francese. George Orwell, scrivendo nel marzo di quell’anno, sembrava aver già compreso e previsto tutto, anche la successiva invasione della Russia.

Il testo intero di quella recensione si può trovare sul sito worldview.carnegiecouncil.org .

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Andrea Bressa