Kyle Walker milan
(Ansa)
Calciomercato

Walker, il Milan compra il coraggio che Conceicao non gli ha dato

L'arrivo del veterano del Manchester City e della nazionale inglese per colmare le lacune di coraggio emerse nel corso della stagione. E' quello che accadde nel 2020 a Pioli con Ibrahimovic e Kjaer...

Il crollo tecnico ed emotivo nel secondo tempo di Torino, sconfitta contro la Juventus che ha allontanato in maniera preoccupante la zona Champions League, ha definitivamente convinto il Milan della necessità di correre sul mercato per provare a raddrizzare la stagione. Ci sono due componenti nel ragionamento che Sergio Conceição e i dirigenti stanno facendo: due o tre caselle sono scoperte e c’è bisogno di rinforzi di qualità ma, soprattutto, c’è urgenza di innestare carattere in uno spogliatoio che dall’inizio dell’annata si dimostra troppo fragile e ondivago.

Ecco perché la candidatura del difensore inglese Kylie Walker si è fatta così solida da considerare l’affare in chiusura a breve. Il laterale che si è riempito di gloria e trofei nel Manchester City di Pep Guardiola e a 90 presenze, le ultime da vice capitano, nella nazionale Inglese è il profilo perfetto per rispondere alle esigenze di Conceição.

Dal punto di vista tattico può giocare sia a destra, dove né Emerson Royal né Calabria hanno dato garanzie, sia in centro qualora ci fosse necessità o, con la partenza di un altro difensore, la coperta diventasse corta. Molto di più, però, conterà l’aspetto caratteriale e in questo a Walker il Milan chiederà di essere quello che sono stati Ibrahimović e Kjaer nel gennaio del 2020.
Allora, Pioli stava cercando faticosamente di ricostruire dalle macerie lasciate dai mesi di Giampaolo, senza però andare oltre qualche miglioramento tattico e di risultato. I due veterani servirono soprattutto a quello: stabilizzare uno spogliatoio che non aveva leader, aiutare l’allenatore nelle scelte meno popolari e far crescere il gruppo che nel maggio 2022 avrebbe conquistato uno scudetto storico e inatteso.

Al Milan, oggi, serve questo. La presenza di Ibrahimović come dirigente non è stata fin qui sufficiente a motivare gli ex compagni di campo e anche con Conceicao, scelto anche per la sua fama da duro, sta facendo fatica. Walker colmerà una parte di questo gap e porterà a Milanello quella mentalità vincente che sta mancando. Entrerà in uno spogliatoio che sulla carta è formato di giocatori di livello internazionale, ma nella realtà ha dimostrato di non essere capace di motivarsi adeguatamente al di fuori delle grandi sfide o dei grandi appuntamenti.

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Giovanni Capuano