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Calciomercato

Dybala sospeso e la pazza idea Milan

L'argentino vicino all'Inter (ma il via libera non arriva), le richieste del suo agente e la suggestione di uno sbarco a Milano sull'altra sponda del Naviglio

Il sussurro che fin qui è stato quasi solo una preghiera da tifoso, ora è diventato suggestione di mercato. Paulo Dybala sbarcherà quasi certamente a Milano ed è probabile che la sua destinazione finale sia l'Inter che lo corteggia da mesi. Probabile, non certo, perché le storie del calciomercato seguono a volte percorsi intricati capaci di rimescolare le carte anche a sorpresa. L'interesse di Beppe Marotta per l'ex numero 10 della Juventus non è un mistero, anzi: più volte confermato anche dal dirigente oltre che dalla serie di incontri che ha animato il mese di giugno.

Tutto sembra apparecchiato perché Simone Inzaghi si trovi da metà agosto il tridente più pazzo della Serie A, formato da Lautaro Martinez, il rientrate Lukaku e Dybala. Tutto, però, si sta muovendo con esasperante lentezza tanto da far intuire che dietro le schermaglie tra le parti su ingaggio, bonus assortiti e commissioni possa nascondersi anche il diavolo di una riflessione non del tutto maturata sull'opportunità di affondare il colpo. Se a questo si unisce la necessità dell'Inter di alleggerire il proprio monte ingaggi nel reparto prima di portarsi in casa un altro gioiello come l'ex juventino, ecco che il mix è servito.

La novità è che, su dinamiche di trattativa tutto sommato normali, si è innestata la suggestione di uno sbarco di Dybala al Milan. Dove lo spazio tecnico ci sarebbe, eccome, ma è da verificare la possibilità di far combaciare le diverse necessità economiche. Il ruolo di trequartista o seconda punta è quello dove Stefano Pioli immagina di poter migliorare rispetto alla rosa campione d'Italia: Brahim Diaz non è stato in grado di prendersi la maglia in maniera definitiva, Krunic rappresenta un ripiego e gli altri che si sono alternati su quella zolla di campo degli adattatati.

Dybala rappresenterebbe insomma un salto in avanti, con prevedibile reazione positiva anche da parte del popolo rossonero che sta assistendo alle vicende relative ai rinnovi di contratto in extremis di Paolo Maldini e Frederick Massara. Ad oggi, però, non ci sono le condizioni perché lo stipendio che l'argentino chiede (7 milioni con intorno una serie di bonus) è fuori dai parametri del Milan che già è alle prese con le richieste da top player di Leao, scadenza 2024. Si tratterebbe di fare uno strappo alla regola, lo stesso consentito nel gennaio 2020 a Ibrahimovic e che è stata la pietra miliare su cui costruire il nuovo ciclo. Sono dello stesso avviso Elliott e RedBird, che fino a settembre conviveranno nella proprietà del club?

C'è poi l'ultimo, ma non meno importante, tema: la presenza ingombrante di Jorge Antun, amico di famiglia e procuratore di Dybala che è già stato una delle ragioni della rottura clamorosa con la Juventus. La sua richiesta di commissioni e bonus vari alla firma è di non meno di 6 milioni di euro e viene considerata uno sproposito da Marotta ma non solo. Il ragionamento è semplice: in un mercato in cui girano pochi soldi freschi e un big come Lukaku viene strappato pagando 8 milioni più 4 di bonus per il prestito di una stagione, è possibile girare quasi la stessa cifra a un procuratore del quale vengono soddisfatte molte delle richieste in sede di trattativa?

La risposta per l'Inter è no. Antun dovrà ricalibrare le proprie aspettative. Quella del Milan ufficialmente non si conosce, ma la strategia di Elliott nel rapporto con gli intermediari è chiara da almeno un paio di anni ed è difficile immaginare che venga messa da parte per Dybala. La morale è che nel calcio post Covid (ma non ancora uscito dalla crisi) ci sono campioni o presunti tali che rischiano di veder passare treni importanti senza salirci perché ancorati a vecchi schemi. Dybala ha già pagato sulla sua pelle l'atteggiamento con la Juventus: può permettersi che accada anche con Inter e Milan?

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Giovanni Capuano