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(Epa)
Calcio

Sorpresa: la Premier League non è più la ricca del calciomercato mondiale

I dati pubblicati dalla FIFA relativi alla sessione invernale del 2024 segnano una prima volta dal 2017. Serie A in continuo calo, superata anche dal campionato brasiliano

La Premier League rimane irraggiungibile per tutti a livello di fatturati, stadi e diritti tv internazionali e domestici, ma per la prima volta dal 2017 ha chiuso una sessione di calciomercato senza essere il campionato più spendaccione di tutti. E' il dato che emerge dalla lettura del report FIFA che ha fotografato l'andamento della finestra invernale 2024 che è stata da record per numero di trasferimenti internazionali (4.716 contro i 4.686 di un anno fa) ma ha visto leggermente calare il giro d'affari.

E dentro questo quadro ha registrato il sorpasso, si presume temporaneo, della Ligue1 francese nei confronti della ricchissima Premier League. I numeri: a gennaio 2024 in tutto il mondo sono stati spesi 1,46 miliardi di dollari per completare trasferimenti di calciatori maschi contro il miliardo e 600 milioni di dollari dello stesso periodo del 2023. Si è stretta un po' la cinghia, è mancato quasi completamente l'apporto dell'Arabia Saudita che nel mezzo dell'inverno scorso aveva cominciato ad allettare i campioni del Vecchio Continente e poi sono venuti meno gli investimenti dei club inglesi.

Il dato che fa impressione è il quasi -80% alla voce 'Spese' della Premier League che si è fermata a 184 milioni di dollari con un saldo negativo di poco meno di 120 (61,4 gli incassi). Meglio delle società del Regno Unito hanno fatto quelle della Ligue1 con 291 milioni. La Serie A ha guardato da lontano confermandosi in piena austerity e con anche lo choc della cancellazione del Decreto Crescita che ha minato la possibilità di competere su nomi provenienti dall'estero. E' significativo che sia finita alle spalle anche del campionato brasiliano.

Le italiane si sono fermate a 82,2 milioni di dollari investiti e ne hanno incassati di più (97,1) cedendo alcuni pezzi pregiati in una sessione in cui, però, in linea di massima non si è mosso nessun big. L'Europa continua a essere il motore del calcio mondiale, resistente a qualsiasi genere di crisi. I campionati facenti parte della UEFA hanno coperto la stragrande maggioranza del giro d'affari con 1,14 miliardi di dollari, con un saldo negativo di quasi 200 milioni.

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Giovanni Capuano