Home » Attualità » Sport » Milan tra una coppa per l’Europa e un futuro societario da scrivere

Milan tra una coppa per l’Europa e un futuro societario da scrivere

Milan tra una coppa per l’Europa e un futuro societario da scrivere

Domani i rossoneri si giocano la Coppa Italia contro il Bologna, ma tornano le voci su un interessamento del fondo arabo Aramco per l’acquisto della società con Paolo Maldini pronto a tornare al vertice del club rossonero

Una partita per restare in Europa, l’altra per capire il proprio futuro. Stasera allo stadio Olimpico di Roma il Milan si gioca la Coppa Italia contro il Bologna. È l’ultima chance per i rossoneri per sperare di partecipare a una competizione europea nella prossima stagione. Se batte il Bologna di Italiano (che alla guida della Fiorentina ha perso la finale di Coppa Italia contro l’Inter nel 2023) oltre ad alzare il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa italiana vinta in Arabia, il club rossonero acquisirà il diritto a partecipare alla prossima Europa League. Sarebbe una piccola consolazione perché l’obiettivo dichiarato e minimo era quello di chiudere il campionato almeno al quarto posto per guadagnare l’accesso alla ricchissima Champions League. Per riuscirci a questo punto ci vorrebbe un miracolo e soprattutto un crollo di Juventus, Lazio, Roma e Bologna, le squadre che attualmente precedono la squadra di Conceicao in classifica. Più facile passare per la vittoria della Coppa Italia, che potrebbe anche aumentare le chance di permanenza del tecnico portoghese sulla panchina rossonera nella prossima stagione. Sul lavoro dell’allenatore in casa Milan sta avvenendo una profonda riflessione con qualche dirigente convinto che sarebbe giusto puntare su di lui anche nella prossima stagione. La realtà è che intorno al Milan continuano ad esserci voci di ogni tipo, che riguardano non solo l’assetto tecnico della prossima stagione (ds da nominare e allenatore da confermare o scegliere) ma pure quello societario. Negli ultimi giorni negli ambienti finanziari è tornata prepotentemente a circolare la voce di un interessamento di Aramco, società saudita del fondo sovrano PIF che sarebbe pronta a rivelare una quota di minoranza del Milan vicina al 50% con Paolo Maldini che tornerebbe in società con pieni poteri. Uno scenario suggestivo e che entusiasma il popolo milanista che ad ogni partita a San Siro non perde occasione di ricordare a Gerry Cardinale che se lasciasse il Milan i tifosi sarebbero felicissimi. Cardinale sembra sempre più lontano dal pianeta rossonero, ma soprattutto ha una scadenza economica con Elliott per la quale RedBird Capital dovrà restituire a Elliott 489 milioni di euro di prestito entro il 2028. Il rifinanziamento del debito iniziale farebbe pensare che Cardinale vuole tenersi il club, ma la scarsa operatività del manager americano induce invece alla riflessione opposta. Sul tavolo c’è un argomento che può cambiare le carte: la costruzione del nuovo stadio di San Siro che farebbe aumentare vertiginosamente il valore del club, a quel punto appetibile solo da realtà potenti come il fondo arabo Aramco. E chiuderebbe il cerchio sulla gestione del Milan da parte di Elliott che sin dal primo giorno non ha mai negato che il suo impegno nel club rossonero sarebbe stato di breve durata con l’obiettivo dichiarato di aumentare il valore del brand per poi rivenderlo.

© Riproduzione Riservata