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L’ombra della Cina sulla Colombia

L’ombra della Cina sulla Colombia

Tradizionalmente legata a Washington, Bogotà si sta avvicinando a Pechino. Il presidente Iván Duque Márquez non vorrebbe rompere con Joe Biden. Ma, dopo le ultime violenze, 55 parlamentari democratici Usa vogliono tagliare i fondi alla polizia locale.


Qualcosa sta cambiando nella politica estera della Colombia. Tradizionalmente il Paese sudamericano era considerato uno stretto alleato di Washington. Eppure, come recentemente sottolineato da The Diplomat, Bogotà si sta progressivamente avvicinando a Pechino, rischiando così di incrementare l’influenza politica del Dragone sull’America Latina.

In primo luogo, questa convergenza è emersa in ambito sanitario per quanto riguarda il contrasto alla pandemia. Ricordiamo che la Colombia è uno dei Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19: situazione, questa, che ha prodotto un impatto sanitario ed economico devastante (il Pil ha avuto una contrazione del 6,8%, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto i massimi dal 2004). In un tale contesto, la Colombia ha accettato dal governo cinese 1,5 milioni di dollari di ventilatori, kit di test, mascherine e altre attrezzature nel maggio del 2020. Ulteriori forniture, il mese successivo, sono pervenute dalle città di Chengdu e Xi’an. Tutto questo senza ovviamente trascurare le spedizioni vaccinali: a marzo 2021, erano 774.320 le dosi complessive di siero Sinovac inviate in Colombia.

L’assistenza cinese non si è comunque arrestata soltanto al contrasto alla pandemia. In riposta ai danni provocati dall’uragano Iota lo scorso novembre, Pechino ha garantito a Bogotà due donazioni da 500.000 dollari ciascuna: una mossa che ha portato al caloroso ringraziamento da parte dell’allora ministro degli Esteri della Colombia, Claudia Blum. In tutto questo, a marzo scorso, lo stesso presidente cinese, Xi Jinping, ha sottolineato, in un videomessaggio, le relazioni sempre più strette di Pechino con Bogotà. «La Cina è già il secondo partner commerciale della Colombia. Le aziende cinesi sono attivamente coinvolte in varie aree di costruzione in Colombia» ebbe modo di precisare.

Parole particolarmente amichevoli, che sono state ricambiate dal presidente colombiano, Iván Duque Márquez. «Spero, Presidente Xi, di visitare ancora una volta il suo Paese verso la fine di quest’anno e di continuare a fare del rapporto Colombia-Cina un rapporto che trascende il futuro politico cambiamenti nei nostri Paesi e questo migliora le nostre relazioni commerciali, politiche e diplomatiche per i prossimi decenni» dichiarò. Ricordiamo, per inciso, che Duque si era recato in visita in Cina nel 2019. Inoltre, sempre secondo The Diplomat, risulterebbe plausibile ipotizzare che il Dragone punti a coinvolgere Bogotà nella Belt and Road Initiative: anche perché, all’inizio di marzo 2020, l’ambasciatore cinese in Colombia Lan Hu, e il viceministro degli esteri colombiano hanno esplicitamente espresso l’intenzione di una adesione del Paese al progetto infrastrutturale di Pechino.

Questo ovviamente non significa che Duque abbia intenzione di rompere con gli Stati Uniti. Anzi, il presidente, lo scorso novembre, ha detto di voler mantenere legami sia con Pechino che con Washington. Tuttavia la situazione non è così facile. Nonostante la Colombia abbia rappresentato uno stretto partner americano soprattutto durante la crisi del Venezuela, è altrettanto vero che l’amministrazione Biden stia mostrando un atteggiamento piuttosto freddo nei confronti di Bogotà. Non dimentichiamo come, dal 28 aprile, il Paese sia attraversato da dure proteste, esplose a causa di una contestata riforma fiscale proposta da Duque.

Nonostante il provvedimento sia stato ritirato, le manifestazioni sono continuate, a causa del malcontento legato a diseguaglianze e povertà. Nelle scorse settimane la reazione attuata dalle forze dell’ordine è finita al centro dell’attenzione, attirandosi critiche dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea. La Casa Bianca ha cercato, dal canto suo, di tenere un atteggiamento meno severo, ma – nel frattempo – ben 55 parlamentari democratici hanno chiesto a Biden di tagliare i fondi diretti all’assistenza per la polizia colombiana. Il presidente americano si trova quindi a doversi barcamenare tra le correnti del suo stesso partito. E questo spiega il suo approccio titubante sulla Colombia. Approccio di cui la Cina non esiterà ad approfittare.

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