
Da novembre 2016 a gennaio 2017 c’è stato un boom di viaggiatori russi negli Stati Uniti: + 168%

A contribuire alla crescita esponenziale delle presenze russe negli Usa potrebbe essere stato l’annuncio di una distensione nei rapporti tra Usa e Russia, da parte di Trump

Al secondo posto nella classifica dei maggiori incrementi di presenze di viaggiatori stranieri negli Usa c’è la Svezia con +96%

Danimarca

Al quarto posto la Germania, con un aumento del 50% di presenze di propri cittadini in America

A seguire ecco invece la Spagna

Dopo gli spagnoli, in aumento anche gli austriaci (+44%)

Al 6°posto si trovano le presenze italiane, aumentate del 36%

Alle spalle dell’Italia, si trova la Norvegia (+31%)

A seguire un altro paese del Nord Europa, come la Finlandia

A chiudere la classifica il Portogallo, con + 21%)
L’effetto Trump non ha tardato a farsi sentire, almeno da un punto di vista turistico. Con la sua elezione (e ora con il suo insediamento ufficiale alla Casa Bianca) si è registrato un boom di presenze di viaggiatori russi negli Stati Uniti. La loro presenza, da novembre del 2016 a gennaio del 2017, è cresciuta del 168% rispetto allo scorso anno. Un vero record, legato probabilmente alle parole distensive del magnate nei confronti di Mosca e della presidenza di Putin.
Se i russi che scelgono gli Stati Uniti per i loro viaggi sono in fortissimo aumento, a seguirli, nella classifica stilata dall’agenzia di viaggi online Opodo, sono gli svedesi, che hanno segnato un +96% delle loro presenze in America. Al terzo posto un altro paese del Nord Europa come la Danimarca (+81%), seguita da Germania (+50%) e Spagna (+46%). E gli italiani? Anche i nostri connazionali hanno aumentato le partenze verso gli States, con un incremento del 36%. Quanto al costo medio di un biglietto per un viaggio transoceanico, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo scorso, attestandosi intorno ai 641 euro e dunque invogliando le partenze. Ecco la classifica completa.
