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Incidente aereo ad Ankara, muore il capo di Stato maggiore libico Mohammed al-Haddad

Incidente aereo ad Ankara, muore il capo di Stato maggiore libico Mohammed al-Haddad

Ahmed al-Haddad era conosciuto e apprezzato per le sue posizioni prudenti, favorevoli all’unità nazionale e anti-fazioni armate. Probabile l’avaria tecnica, ma per ora è mistero su che cosa l’abbia provocata.

Il capo di stato maggiore dell’esercito libico, Mohammed Ali Ahmed al-Haddad, è morto in un incidente aereo nei pressi della capitale turca Ankara, insieme con le altre sette persone a bordo. La tragedia è avvenuta poco dopo il decollo del Dassault Falcon 50 su cui viaggiava, un jet d’affari di costruzione francese, progettato negli anni Settanta e non più in produzione dal 2007, ma molto utilizzato dai Servizi governativi di diversi Paesi (l’ebbe in dotazione anche la nostra Aeronautica Militare). Le altre vittime sono quattro alti ufficiali militari libici e i tre membri dell’equipaggio.

La dinamica dell’incidente e l’avaria al sistema elettrico

Sulla dinamica dell’evento è emerso che il comandante, 40 minuti dopo il decollo, avvenuto alle 20:10 locali dall’aeroporto Esenboga, alla periferia della capitale turca, avrebbe dichiarato un’avaria all’impianto elettrico. Sarà quindi importante capire che cosa l’abbia provocata e aggravata fino a rendere l’aeroplano fuori controllo.

La conferma del governo libico e il messaggio di Dbeibah

Il Primo Ministro libico Abdul Hamid Dbeibah ha confermato la morte di al-Haddad affermando che il tragico incidente è avvenuto mentre lui e la sua delegazione stavano rientrando da una missione diplomatica. Questo il messaggio di Dbeibah: “Questa tragedia è una grande perdita per la nazione, per le nostre Forze armate e per tutto il popolo, abbiamo perso uomini che hanno servito il loro Paese con sincerità e dedizione e sono stati un esempio di disciplina, responsabilità e impegno nazionale”.

Il ruolo di Mohammed al-Haddad nella Libia post-Gheddafi

Al-Haddad era il comandante in capo delle forze della Libia occidentale e ha svolto un ruolo cruciale negli sforzi in corso, mediati dalle Nazioni Unite, per unificare il Paese diviso dal 2014 a seguito della caduta del leader Muammar Gheddafi. Gli altri quattro ufficiali morti nell’incidente sono il generale Al-Fitouri Gharibil, capo delle forze terrestri; il generale di Brigata Mahmoud Al-Qatawi, responsabile dell’Autorità per l’industria militare; Muhammad Al-Asawi Diab, consigliere del capo di Stato maggiore e Muhammad Omar Ahmed Mahjoub, fotografo militare.

La missione ad Ankara e i colloqui sulla difesa

Stando a quanto riferito da funzionari turchi, la delegazione libica si trovava ad Ankara per colloqui di alto livello sulla difesa volti a rafforzare la cooperazione militare tra i due Paesi. Il Governo di unità nazionale di Dbeibah a Tripoli, riconosciuto dall’Onu, ha annunciato il lutto nazionale per tre giorni affermando che tutte le istituzioni statali esporranno le bandiere a mezz’asta, mentre le cerimonie e le celebrazioni ufficiali sarebbero state sospese.

Il luogo dello schianto e le prime immagini

I soccorritori hanno trovato i resti dell’aereo vicino al villaggio di Kesikkavak, nel distretto di Haymana, nei pressi di Ankara, mentre il controllo dello spazio aereo turco ha riferito che l’equipaggio del Falcon 50 aveva richiesto un atterraggio d’emergenza mentre sorvolava Haymana, prima che tutte le comunicazioni radio si interrompessero e la traccia radar scomparisse durante la discesa per l’atterraggio di emergenza. Le riprese delle telecamere di sicurezza trasmesse dalle emittenti televisive locali hanno mostrato il cielo notturno sopra Haymana improvvisamente illuminato da quella che sembrava un’esplosione.

Le indagini: esclusa l’ipotesi di sabotaggio

Il Ministro della Giustizia turco Yilmaz Tunc ha dichiarato che la procura capo di Ankara ha avviato un’indagine sull’incidente. In una dichiarazione rilasciata all’emittente araba Al Jazeera, un funzionario turco ha affermato che i primi rapporti dell’indagine escludono qualsiasi sabotaggio, mentre il governo libico ha annunciato l’invio di una squadra di tecnici ad Ankara per collaborare con le autorità turche alle indagini.

Le reazioni politiche e il contesto geopolitico

Il comandante della Libia orientale Khalifa Haftar ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime il suo “profondo dolore per questa tragica perdita”, mentre la Camera dei Rappresentanti di Bengasi ha espresso le sue condoglianze alle famiglie. Al-Haddad era molto rispettato nella Libia occidentale e in tutto il Paese; aveva sostenuto i ribelli durante la rivolta del 2011 contro Gheddafi ed era molto stimato per il suo rifiuto di schierarsi con le milizie che avevano frammentato il panorama della sicurezza del Paese sin dalla guerra civile.

La situazione libica resta comunque complicata, con gruppi armati che controllano vasti territori e che hanno influenza sul governo. Ma Mohammed al-Haddad si rifiutava di cedere alle pressioni di questi gruppi e parlava sempre di riconciliazione e di unità nazionale. Il suo ruolo era cominciato nell’agosto 2020, nominato dall’allora Primo Ministro Fayez al-Sarraj.

I rapporti tra Turchia e Libia dopo l’incidente

Quanto alla missione libica, il Ministero della Difesa Nazionale turco aveva annunciato la visita del capo di stato maggiore ad Ankara lunedì 22 dicembre affermando di aver incontrato il suo omologo turco Selcuk Bayraktaroglu, il Ministro della Difesa turco Yasar Guler e altri comandanti militari. L’incidente è avvenuto il giorno dopo che il parlamento turco aveva approvato la decisione di prorogare di altri due anni il mandato di dispiegamento dei soldati in Libia, dimostrando gli stretti legami con il governo di Tripoli al quale fornisce supporto economico e militare.

Ciò avviene proprio dal 2020, quando la Turchia cominciò con l’invio di personale militare per addestrare e supportare il governo, e in seguito ha raggiunto un accordo di demarcazione marittima. E nel 2022 Ankara e Tripoli firmarono un accordo preliminare sull’esplorazione energetica. Tuttavia, la Turchia ha recentemente cambiato rotta nell’ambito della sua politica verso “una sola Libia” e ha intensificato i contatti anche con la fazione orientale del Paese. Bisognerà quindi osservare da vicino quali implicazioni avrà sulla situazione la perdita di al-Haddad.

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