In Giappone gli innamorati festeggiano due volte. A San Valentino, infatti, sono le ragazze a portare un regalo ai ragazzi: cioccolata a forma di cuore, per simboleggiare il loro sentimento. Ce ne sono di due tipi: la honmei-choco, che si dona come pegno d’amore, e la giri-choco, che invece dimostra solo una semplice simpatia e che si regala ad amici e colleghi. I fidanzati, però, non possono limitarsi a ricevere, ma devono contraccambiare. E lo fanno a metà marzo, a un mese di distanza, quando si celebra il “Giorno Bianco”.
Dopo aver ricevuto un dono a San Valentino, chi vuol dimostrare di condividere i sentimenti che da quel dono erano rappresentati deve farlo a distanza di trenta giorni e con un dono di valore almeno triplo rispetto a quello del regalo già ricevuto.
Non si tratta di una festa tradizionale, ma di un’abitudine nata da pochi decenni e più precisamente dal 1977, quando una pasticceria di Fukuoka commercializzò dei marshmallow bianchi destinati, appunto, a essere regalati alle ragazze per contraccambiare la cioccolata di San Valentino.
L’anno dopo, l’associazione nazionale dei produttori dolciari intraprese una campagna su vasta scala per lanciare sul mercato cioccolatini e bon bon di vario genere – tutti rigorosamente bianchi. La campagna ebbe un successo tale che il “Giorno Bianco” è ormai entrato a far parte delle abitudini nipponiche.
Anno dopo anno, però, i regali del “Giorno Bianco” hanno smesso di limitarsi ai dolciumi, diventando progressivamente più preziosi, e impegnativi. A ridosso di questa bizzarra festività negozi e centri commerciali riempiono le vetrine di biancheria, rigorosamente immacolata, profumi con confezioni bianche e gioielli – manco a dirlo, con tonalità bianche.
Quest’anno, le coppie saranno particolarmente fortunate. Le ragazze le cui prove d’amore vengono ricambiate, potranno infatti godersi una passeggiata (o, addirittura, un giro in barca a remi, come gli innamorati ritratti nella nostra foto della settimana) sotto i fiori di ciliegio e pesco. La fioritura degli alberi è arrivata prima del solito ed è già in corso nel sud del Giappone. In molti possono già dedicarsi al rituale dell’osservazione dei fiori rosa e bianchi – una tradizione storica e totalmente estranea a finalità commerciali denominata hanami.