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Barack Obama, che cosa farà adesso

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“Anatra zoppa” è la definizione del presidente Usa tra l’elezione del suo successore e l’insediamento. Ma lo aspettano ancora molti impegni

Barack Obama, che cosa farà adesso
EPA/Mark Lyons

Obama impegnato nella campagna per la Clinton alla Capital University di Columbus, Ohio

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Il presidente Usa Barack Obama in riunione per il rischi legati all’uragano Matthew – 7 ottobre 2016

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2014: Renzi e Obama durante l’esecuzione degli inni nazionali a Villa Madama

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Al G8 de L’Aquila, Berlusconi incontra il Presidente Usa Barack Obama. E’l’ 8 luglio 2009.

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Il presidente americano Barack Obama all’Onu – 20 settembre 2016

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5 settembre 2016. Il freddo saluto tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Barack Obama, a margine del vertice dei leader del G20 ad Hangzhou, in Cina.

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Barack Obama e Hillary Clinton salutano la folla al “Democratic National Convention” di Philadelphia

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Barack Obama e Hillary Clinton di spalle

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Malia e Barack Obama

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Malia e Barack Obama

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Il governatore della Florida Rick Scott (al centro) guarda il presidente Usa Obama e il Senatore Marco Rubio al loro incontro a Orlando – 16 giugno 2016

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17 maggio 2013. Il Presidente Barack Obama partecipa a una lezione di lettura e scrittura in una classe della scuola elementare Moravia di Baltimora, Maryland.

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26 giugno 2014. Il Presidente Barack Obama scherza con un bambino camminando lungo Grand Avenue a St. Paul, in Minnesota.

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25 dicembre 2014. Barack Obama e un bambino si puntano l’indice a vicenda durante un incontro tra il Presidente, il personale della Marina e le sue famiglie alla Base dei Marines alla Hawaii, nel giorno di Natale.

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12 giugno 2016. Alla Casa Bianca, il Presidente Barack Obama interviene dopo la strage di Orlando, in Florida: “I nostri cuori sono spezzati oggi. È stato un atto di terrore e di odio. (…) È un giorno particolare per gli americani che sono lesbiche o gay, transgender o bisessuali: persone che si erano riunite per ballare, per vivere. Pulse era un luogo di solidarietà”. “L’attacco a qualsiasi americano indipendentemente dalla razza, dalla religione, dagli orientamenti sessuali è un attacco contro tutti noi, contro i valori fondamentali della dignità che identificano il nostro Paese”.

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Barack Obama e i bambini, nelle foto di Pete Souza

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12 giugno 2016: Il presidente Usa Barack Obama

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7 dicembre 2015. L’attore comico Jerry Seinfeld bussa al vetro di una finestra dello Studio Ovale, prima dell’inizio di un segmento del suo programma “Comedians in Cars Getting Coffee”.

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2 dicembre 2013. Il Presidente Barack Obama con una torta in mano si dirige verso l’ufficio del Capo dello Staff, Denis McDonough, nella West Wing della Casa Bianca, accompagnato dalla figlia del collaboratore.

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17 gennaio 2013. Il Presidente Obama canta “Happy Birthday” alla First Lady dopo aver salutato gli ospiti di un brunch nella Blue Room della Casa Bianca.

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16 giugno 2013. Il Presidente si esibisce in alcuni passi di danza, mentre attende con la First Lady dietro le quinte, nell’intervallo di un saggio di danza della figlia Sasha presso il Strathmore Arts Center a North Bethesda, nel Maryland.

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15 novembre 2012. Il Presidente Obama con la campionessa olimpica di volteggio McKayla Maroney. I due rifanno insieme un’espressione di disappunto con cui l’atleta era stata fotografata a Londra, quando vinse la medaglia d’argento nella gara individuale di volteggio. Un’espressione che già era stata notata e di cui molto si era parlato online.

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Il Presidente Barack Obama

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6 aprile 2015. Il Presidente Barack Obama e la First Lady Michelle posano per una foto per la campagna contro l’obesità lanciata su Instagram con l’hashtag #GimmeFive (in riferimento a cinque modi per condurre una vita sana), nella East Room della Casa Bianca, nel corso Easter Egg Roll.

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31 maggio 2009. Il Presidente Barack Obama corre lungo il Colonnato est della Casa bianca con il cane Bo.

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18 giugno 2012. La First Lady osserva Laura Jarrett e Tony Balkissoon scambiarsi le promesse durante il loro matrimonio nella casa di Valerie Jarrett a Chicago.

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20 maggio 2012. Il presidente lancia un pallone da football nello stadio Soldier Field di Chicago, Illinois, dopo una cena di lavoro della NATO. “Penso che sia stato particolarmente felice di essere sul terreno di gioco della sua amata squadra dei Chicago Bears.”

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6 aprile 2010. Prima di un “prayer breakfast”, il Presidente Obama ha incontrato privatamente alcuni membri del clero nella Blue Room della Casa Bianca. Alla fine dell’incontro, hanno recitato insieme una preghiera appoggiandosi ciascuno sulle spalle degli altri.

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18 ottobre 2012. Il Presidente si fa il nodo alla cravatta prima dell’Alfred E. Smith dinner a New York, una cena-evento che si tiene ogni quattro anni, alla quale partecipano i due candidati presidenziali, poche settimane prima delle elezioni.

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7 settembre 2012. Il Presidente Barack Obama e il Vicepresidente Joe Biden ridono insieme prima di un comizio elettorale a Portsmouth, New Hampshire.

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11 dicembre 2011. Il Presidente in posa con Michelle e le figlie per un nuovo ritratto di famiglia. “Ho scelto un divano nello Studio Ovale soprattutto perché lo State Floor era impegnato per le visite guidate che si tengono nelle vacanze di Natale. Il ritratto non è il mio forte: ho cercato di realizzarlo nel modo più semplice possibile.”

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15 agosto 2010. “Di ritorno da un fine settimana sulla Costa del Golfo, il Presidente e la First Lady hanno fatto un giro in barca nella baia di St. Andrews a Panama City Beach, in Florida. Ho notato le loro mani che si toccavano, mentre insieme guidavano la barca.”

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29 maggio 2011. Il presidente in visita a Joplin, in Missouri, dopo un devastante tornado. Nella foto saluta Hugh Hills, 85 anni, di fronte alla sua casa distrutta. Hills ha detto al Presidente di essersi nascosto in un armadio durante il tornado, che ha distrutto il secondo piano e metà del primo piano della sua casa.

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8 agosto 2010. “Stavamo attraversando uno spogliatoio dell’Università del Texas, quando il responsabile dei viaggi della Casa Bianca Marvin Nicholson si è fermato per pesarsi su una bilancia. A sua insaputa, il Presidente, un passo dietro di lui, ci ha appoggiato un suo piede, facendo aumentare il peso. Lo scherzo ha fatto divertire tutti tranne Marvin.”

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2 maggio 2009. Barack Obama corre nel prato della Casa Bianca inseguito dal cane Bo.

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21 aprile 2009. Il Presidente Barack Obama passeggia con il senatore Ted Kennedy nella South Lawn dalla Casa Bianca.

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14 giugno 2013. “Il Presidente con la figlia di 6 mesi del membro dello staff, Adam Neufeld.”

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19 settembre 2013. “Ho amato molto vedere il volto di Alanah Poullard quando il presidente ha scritto per lei una nota di giustifica per l’assenza dalla scuola materna, durante la sua visita con altri familiari di soldati feriti in guerra alla Casa Bianca.”

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12 giugno 2014. Il Presidente Barack Obama aggiusta la cravatta al figlio del militare della Guardia costiera Aide Cdr. Scott S. Phy, fuori dall’Ufficio Ovale.

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21 settembre 2015. “Il presidente scambia un saluto con Alya Dorelien Bitar, la figlia di un anno di Maher Bitar, Direttore uscente del Consiglio di sicurezza nazionale per gli affari israeliani e palestinesi, e della moglie, Astrid Dorelien, nello Studio Ovale.”

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17 giugno 2015. “Il Presidente Obama porta in braccio i due figli gemelli di Katie Beirne Fallon, Direttore degli Affari Legislativi, nello Studio Ovale, pochi mesi dopo la loro nascita.”

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4 giugno 2015. “Su insistenza del presidente, il Viceconsigliere per la sicurezza nazionale Ben Rhodes ha portato la figlia Ella per una visita alla Casa Bianca. Mentre stava “gattonando” nell’Ufficio Ovale, il presidente si messo a terra in ginocchio per guardarla negli occhi.”

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14 febbraio 2013. “Il Presidente si gode i momenti passati coi bambini. Qui sta giocando con alcuni di loro, con una lente di ingrandimento, durante una visita alla scuola College Heights Early Childhood Learning Center di Decatur, in Georgia.”

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25 dicembre 2013. “Quando ci sono bambini in torno, non si sa mai cosa succederà.”

Da domani ufficialmente “anatra zoppa”, Barack Obama non ha rinunciato alla partita di basket con gli amici il giorno del voto: la sua tradizione elettorale. Dopo aver fatto campagna fino a tardi con Hillary Clinton, il capo della Casa Bianca è arrivato sul campo dell’Army’s Fort McNair come ogni anno delle “sue” presidenziali.

La fine di un’era

Per Obama è la fine di un’era: “Sai, mi mancherà questo aereo”, ha detto il Commander in Chief a un ragazzino venuto a festeggiarlo all’aeroporto di Portsmouth in New Hampshire: “Ce l’ho ancora per pochi mesi”. Anatra zoppa, “lame duck” nel gergo politico americano, è il presidente nel “trimestre bianco” tra Election Day e l’insediamento del successore il 20 gennaio, ma Obama è un’anatra che volerà alto anche dopo il voto.

Gli ultimi impegni

L’Air Force One lo porterà il 16 novembre a Berlino per il vertice (il 18) con Angela Merkel, Matteo Renzi, Francois Hollande e Theresa May: conflitti in Siria e Ucraina sul piatto, e poi crisi dei migranti e il TTIP, convitato di pietra il vincitore o la vincitrice dell’8 novembre.

Poi di nuovo un viaggio a Lima, in Perù, per il vertice dell’Apec. Altre sorprese potrebbero essere nel cappello. Oggi, non una sorpresa, l’appello al voto su Twitter: “Il progresso è sulla scheda”. 

L’inizio della carriera politica

È la fine di un’era anche per l’America: cominciò nel 2004 quando al giovane neofita delle aule del Senato fu affidato il keynote speech della Convention Democratica e fin da allora infiammò la platea.

In quello stesso anno Donald Trump inaugurò il You are Fired!, sei licenziato, nella trasmissione The Apprentice che ne rilanciò il pubblico profilo, ma per Obama quella parola, “fired”, ha sempre avuto un altro significato: “Fired Up, Ready to Go”, ha ripetuto anche ieri il presidente nel tour della nostalgia, con le stesse canzoni di Bruce Springsteen e degli U2 che avevano fatto da colonna sonora alle cavalcate elettorali del 2008 e del 2012: “Non farò più campagna elettorale, almeno per un poco”.

Progetti

Da quello che ha fatto capire, Obama però non intende chiamarsi fuori da quella “seconda vita” post-presidenziale che spesso modella l’eredità politica di chi ha guidato l’America. Insomma, non si darà al golf come Gerald Ford o alla pittura come George W. Bush. “Tornerò a fare il tipo di lavoro che facevo prima, trovare il modo di aiutare le persone“, aveva anticipato l’anno scorso il primo presidente afroamericano. “Aiutare i giovani a ricevere istruzione, aiutare la gente a trovare lavoro e cercare di portare imprese nei quartieri che non ne hanno abbastanza. Questo è il tipo di lavoro che amo fare”.

Intanto si sa che, quando a gennaio cederà la Casa Bianca al suo successore, Obama non cambierà città, a differenza dei suoi predecessori: si sposterà con la famiglia di sole due miglia, nel quartiere esclusivo di Kalorama, a Washington. La scelta di restare nella capitale è per la figlia Sasha che finirà le scuole superiori nel 2018.

La casa a Washington

Gli Obama hanno affittato una magnifica casa in mattoni del 1928 da 6 milioni di dollari con nove camere e un ampio giardino, di proprietà  di Joe Lockhart, ex consigliere di Bill Clinton. L’ex presidente ha un vitalizio da 205.700 dollari all’anno, assistenza sanitaria gratuita e la scorta 24 ore su 24. Ma Obama ha già  detto che si metterà  sul “mercato del lavoro”: “Andrò su Linkedin e vedrò cosa viene fuori”, ha scherzato.

Potrebbe scegliere di creare una propria fondazione, come il Carter Center per la pace mondiale e la lotta alle malattie o la Clinton Global Initiative che si occupa di cambiamenti climatici, sviluppo e sanità-

Le memorie

Dai tempi di Calvin Coolidge, poi, la maggior parte dei presidenti hanno scritto le proprie memorie che spesso si sono rivelate autentici bestseller, come Bill Clinton che nel 2004 per il suo My Life ricevette in anticipo 15 milioni di dollari. Dal 2005 Obama ha già guadagnato 15,6 milioni di dollari dai suoi tre libri precedenti (Dreams from My Father, The Audacity of Hope e il libro per bambini Of Thee I Sing). Poi c’è il circuito delle conferenze: Bill Clinton guadagna oltre 100.000 dollari a discorso e a volte ne pronuncia più d’uno alla settimana.

Michelle in politica?

Stesso discorso per la 52enne Michelle, che non appare destinata a rientrare nell’ombra dopo la popolarità  guadagnata da First Lady: anche per lei e’ probabile un libro di memorie e qualche conferenza, senza escludere progetti ancora più ambiziosi, perchè no, anche in politica.

Tra gli altri possibili lavori di Obama c’è un ritorno all’insegnamento del diritto (che era quello che faceva prima di entrare in politica): University of Chicago, Harvard e Columbia University sono gli atenei che potrebbero contenderselo. Non è da escludere neppure che si butti nello sport e nell’amato basket: il sogno è di diventare proprietario di una franchigia Nba, anche se i suoi Chicago Bulls non sono in vendita.

Di certo, resterà  impegnato al fianco dei giovani, nei progetti educativi, e non smetterà  di seguire i temi cruciali delle sue due presidenze come il disarmo nucleare, la lotta ai cambiamenti climatici, la riforma sanitaria, il controllo delle armi, i diritti delle minoranze.

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