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Dopo il caso Ferragni, nuove regole per le influencer

Dopo il caso Ferragni, nuove regole per le influencer

L’Agcom ha definito le linee guida per gli influencer e i creator. Chi raggiunge un milione di followers dovrà rispettare le stesse norme dell’audiovisivo

L’Agcom ci stava già lavorando da tempo, ma le vicende legali delle ultime settimane hanno accelerato i tempi necessari per stabilire nuove regole relative al fenomeno degli influencer.

Dopo il caso Ferragni-Balocco, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato all’unanimità le “Linee guida” volte a garantire il rispetto da parte degli imprenditori digitali delle disposizioni del «Testo unico sui servizi di media audiovisivi». Infatti, al pari degli altri media, spiega l’Agcom, «creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media». In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer – secondo le direttive – sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi «la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile».

In questo quadro agli influencer e creator è chiesto di attenersi a regole e paletti, come la trasparenza sulla pubblicità (per chi contravviene le sanzioni vanno da 10 a 250mila euro). O anche gli obblighi di tutela dei minori (per chi sbaglia, le multe sono da 30mila a 600mila euro) e quelli obblighi di trasparenza societaria; oppure, ancora, obblighi in chiave di pluralismo e non discriminazione. L’obiettivo è quello di arrivare all’adozione di «un codice di condotta» a cui gli influencer si dovranno attenere e che prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità.

L’Autorità conclude così la prima parte per circoscrivere i limiti per questo fenomeno emergente che vede, secondo le ultime stime, 350mila influencer attivi in Italia, con un giro d’affari finale sopra i 300 milioni di euro.

Il punto di partenza delle linee guida definisce innanzitutto il campo d’azione, ovvero chi sono gli influencer e i creator da tenere sotto osservazione: Agcom ha voluto concentrarsi su influencer o creator suscettibili di generare reddito a valle di accordi commerciali con produttori di beni e servizi o anche a seguito della monetizzazione che potrebbe essere accordata dalla piattaforma. Devono raggiungere un numero significativo di utenti sul territorio italiano e con contenuti in lingua italiana. E, per evitare di confondere chi svolge attività amatoriale e chi lo fa in maniera professionale, l’Autorità fissa a 1 milione la soglia di follower. Numero raggiungibile dalla somma degli iscritti alle piattaforme su cui operano.

Ma se le disposizioni sono applicabili da subito – con richiami prima, e sanzioni poi – l’Autorità prevede anche un tavolo tecnico: sono infatti ancora da chiarire per esempio le modalità con cui segnalare la pubblicità, oppure i contenuti non adatti a minori su schermi differenti da quelli della tv, già sottoposti a normativa.

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