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Yara potrebbe essere salita sul furgone di Bossetti

Dal carcere continua a dichiararsi innocente e del tutto estraneo al rapimento e all'uccisione di Yara Gambirasio. Eppure gli inquirenti continuano a inanellare prove contro di lui. L'ultima che è trapelata dagli ambienti investigativi riguarda la presenza sui vestiti di Yara di minuscoli frammenti di tessuto che sarebbero dei sedili del furgone Iveco Daily di Massimo Bossetti: a rilevarli i carabinieri del Ris di Parma. 

ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA
Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio
Ansa/Paolo Magni
Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, gli avvocati di Giuseppe Massimo Bossetti, arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio, escono dal carcere di Bergamo
Massimo Bossetti/Facebook
Un'immagine di Massimo Bossetti tratta dal profilo Facebook
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Massimo Bossetti il giorno del'arresto
ANSA /Ufficio Stampa Carabinieri
Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti mentre viene portato nella caserma del comando provinciale dei Carabinieri. Bergamo, 16 giugno 2014

Carabinieri

Massimo Bossetti il giorno dell'arresto
Giuseppe Guerinoni e Massimo Bossetti
Ufficio stampa Carabinieri
Massimo Giuseppe Bossetti, l'uomo ritenuto il responsabile dell'omicidio di Yara Gambirasio
ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA
Massimo Giuseppe Bossetti

ANSA/FACEBOOK

Un'immagine del profilo facebook di Massimo Bossetti

 ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA 

Bossetti dopo il fermo

CARABINIERI

Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti


Per la precisione le tracce del tessuto, ovviamente microscopiche, sono state trovate sui leggings che la tredicenne di Brembate Sopra indossava il 26 novembre del 2010, quando venne rapita fuori dal centro sportivo di via Locatelli e che aveva ancora addosso quando venne ritrovata, tre mesi dopo, in un campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola, a una decina di chilometri di distanza.

Bossetti è in carcere a Bergamo dal 16 giugno scorso, dove continua a proclamarsi innocente: si dice estraneo alle accuse. Recentemente il gip di Bergamo ha rigettato un'istanza di scarcerazione presentata dal suo legale, l'avvocato Claudio Salvagni: il legale aveva avanzato dei dubbi in merito all'assenza, sui vestiti di Yara, del dna mitocondriale di Bossetti.

Per l'accusa, però, quello che conta è in realtà il dna nucleare, che appartiene senza dubbio, stando alla scienza, proprio al muratore di Mapello. Una posizione confermata anche dal gip che, per questo, si è espresso contro la scarcerazione. Ora dalla relazione del Ris di Parma spunta questo nuovo elemento contro Bossetti. Secondo l'accusa sarebbe infatti la conferma che Yara è salita sul suo furgone la sera in cui sarebbe poi stata uccisa. Sempre gli inquirenti avevano già confermato che varie telecamere avevano ripreso il Daily cassonato di Bossetti girare nelle strade attorno alla palestra di Brembate Sopra per un'ora, prima del rapimento della tredicenne. Ad accertare che si trattava proprio del modello usato da Bossetti è stata una perizia chiesta direttamente ai tecnici della Iveco.

Il prossimo 25 febbraio anche la Cassazione sarà chiamata a esprimersi sulla scarcerazione del muratore di Mapello, visto che il suo legale ha fatto ricorso contro la decisione del gip di Bergamo di tenere in carcere il suo assistito. Intanto gli elementi contro di lui diventano sempre piu' corposi.(ANSA). 

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