Contenuto o pubblicità? Così cambia Wikipedia

Wikipedia è l’enciclopedia a cui tutti possono accedere e contribuire, e proprio per questo può essere utilizzata per scopi diversi, non sempre etici. Capita infatti che aziende propongano servizi “a pagamento” a privati e compagnie per realizzare voci ad-hoc oppure ripulire quelle che contengono riferimenti poco graditi. Il commercio non è di quelli floridi, nel senso che non sono ancora molte le persone che accettano di pagare per un lavoro che potrebbero fare da sé ma Wikipedia se ne è accorta e intende regolamentare la faccenda.

La Wikimedia Foundation ha ammesso l’esistenza di modifiche a pagamento e sapendo di non poter limitare più di tanto la pratica ha deciso di introdurre una piccola etichetta vicino alle voci considerate come un lavoro pagato e non frutto della libera volontà degli utenti. In una lettera dal team , l’organizzazione ha spiegato come: “I nuovi Termini d’uso prevedono che gli autori informino i loro datori di lavoro, clienti o affiliati, della differenza dei contenuti normali da quelli per cui si aspettano un pagamento. Inoltre possono entrare in gioco anche altre politiche per la divulgazione di notizie retribuite”.

In poche parole fin da oggi, Wikipedia permetterà che vengano prodotti contenuti (o modificati) contenuti a pagamento ma con la certezza che siano espressamente indicati come tali, ovvero come una vera forma pubblicitaria. Queste nuove policy impatteranno molto su quelle voci che si riferiscono a specifici prodotti di consumo, la cui voce “sponsorizzata” dovrà essere direttamente riconoscibile sulla piattaforma.

Meno evidenti le modifiche a pagine già esistenti da parte di dipendenti di un’azienda, collaboratori o volontari che, seppur possano ricevere un compenso per il loro lavoro, non hanno l’obbligo di indicare un contenuto a pagamento se rientra nella loro piena attività lavorativa (ad esempio il dipendente di una biblioteca che amplia la voce su Wikipedia indicando gli eventi che ha contribuito ad organizzare).

Ma non sarà così semplice anche per chi specificherà i contenuti a pagamento. Nel rispetto dei principi di equità, neutralità e proporzionalità, la community potrà sempre revisionare le singole voci, peraltro rendendo ancora più netta la differenza tra post normali e sponsorizzati.

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