Tutti De Sica: i mille volti del grande Vittorio

Vittorio De Sica a Londra, anni Cinquanta.


Vittorio De Sica con Cesare Zavattini durante i sopralluoghi per il film "Il tetto", 1955-56.


Vittorio De Sica al mare negli anni '30.


Un'immagine di Vittorio De Sica tratta dall'archivio di Emi De Sica, figlia del regista nata nata dal primo matrimonio con Giuditta Rissone.


Un momento di vita privata di Vittorio De Sica.


Vittorio De Sica al mare con la famiglia.


Vittorio De Sica in una foto di famiglia.


Vittorio De Sica nello spettacolo Il marinaio di guardia con la compagnia Za Bum (1931-1933).


Vittorio De Sica al trucco prima di andare in scena con lo spettacolo Il marinaio di guardia, con la compagnia Za Bum (1931-1933).


Vittorio De Sica, spettacolo Teddy e il suo partner con la compagnia Tofano-Rissone-De Sica (1940-1942)


Vittorio De Sica in una foto di famiglia.


Vittorio De Sica in una foto di famiglia.


Vittorio De Sica in una foto di famiglia.


Vittorio De Sica in una foto di famiglia.


Realizzata con il contributo dei suoi tre figli - Emi, Manuele e Christian - la mostra Tutti de Sica, che inaugura oggi all'Ara Pacis di Roma, offre uno sguardo a tutto tondo sulla figura pubblica e privata di Vittorio De Sica.

La mostra propone un intero mondo di ricordi legati al grande maestro del cinema italiano, attraverso un percorso tra manifesti (più di venti originali), video, oggetti di culto e oltre 400 fotografie che lo ritraggono sul set o in famiglia, parte delle quali provenienti dal prezioso archivio, fino ad oggi mai svelato, della prima moglie Giuditta Rissone e della figlia Emi De Sica.


L'esposizione multimediale è articolata in dodici sezioni: si va dal primo successo con Mario Mattoli e la sua impresa di spettacoli Za Bum, alla popolarità raggiunta con le incisioni discografiche; dagli anni '30 dedicati alla recitazione in teatro e al cinema (Il signor Max è del 1937), agli anni '40 che lo vedono imporsi come regista; dalla stagione del Neorealismo - con i quattro capolavori Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Miracolo a Milano (1950),  Umberto D. (1952) al rapporto con la politica (e con la figura di Andreotti) in un’Italia che cambia a cavallo degli anni Cinquanta; dal sodalizio con Cesare Zavattini a quello con Sophia Loren; dalla sezione Il piacere della maschera –Vent’anni di interpretazioni, fino a un’ultima sala dove trova spazio una riflessione sull’immensa eredità lasciata dal maestro.


Prodotta dalla Fondazione Cineteca di Bologna e ideata da Equa di Camilla Morabito, in collaborazione con l'Associazione Amici di Vittorio De Sica, la mostra è in programma fino al 28 aprile, aperta da martedì a domenica, dalle ore 9 alle ore 19.

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