Usa: condannato a morte Dylann Roof, autore della strage di Charleston

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Alcuni dei sopravvissuti alla sparatoria nella Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston in South Carolina - 17 giugno 2015
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Famigliari delle vittime uccise nella Emanuel African Methodist Episcopal Church a Charleston in Sud Carolina
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Alcuni dei sopravvissuti alla sparatoria nella Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston in South Carolina - 17 giugno 2015
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La Polizia sta cercando un uomo bianco intorno ai 20 anni
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La zona di Calhoun Street è stata completamente isolata dalla Polizia
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Tutte le forze dell'ordine di Charleston sono state impegnate nella caccia all'uomo
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Alcuni dei fedeli presenti all'interno della chiesa metodista al momento dell'attentato
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Le immagini diffuse dalla Polizia per identificare l'autore della strage
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Il capo della Polizia di Charleston Greg Mullen con il sindaco Joe Riley durante la conferenza-stampa seguita all'arresto di Dylann Roof
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La foto scattata dalla Polizia a Dylann Roof dopo l'arresto
Una foto tratta dal profilo Facebook di Dylann Roof, il killer della strage di Charleston, Washington, 18 Giugno 2015.
Charleston, Carolina del Sud, 18 giugno 2015, il cordoglio dopo la strage alla Chiesa metodista
Charleston, Carolina del Sud, 18 giugno 2015, il cordoglio dopo la strage alla Chiesa metodista
Charleston, Carolina del Sud, 18 giugno 2015, il cordoglio dopo la strage alla Chiesa metodista
Charleston, Carolina del Sud, 18 giugno 2015, il cordoglio dopo la strage alla Chiesa metodista
epa04807413 Charleston residents gather for an outdoor prayer vigil at the Morris Brown AME church in Charleston, South Carolina USA, 18 June 2015. Dylann Storm Roof, the suspect in the Charleston, South Carolina, shooting at an historic black church has been taken into police custody in the neighbouring state of North Carolina, police chief Gregory Mullen said on 18 June. Roof, 21, was captured during a traffic stop. Roof, a white man, is suspected of killing nine people, including the pastor, on 17 June during a prayer meeting at the Emanuel African Methodist Episcopal Church, one of the oldest black churches in the US South. EPA/RICHARD ELLIS
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Tamara e il figlio Trenton Holmes depositano fiori davanti alla Chiesa metodista teatro della strage di 9 persone
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Manifestazioni di mormoni per celebrare la strage di Charleston in Union Square a New York - 18 giugno 2015
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Il reverendo Sidney Davis in preghiera per le nove vittime della strage di Charleston in Sud Carolina
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Una donna porta fiori e un grande peluche al memoriale della chiesa metodista teatro della strage in cui sono stati uccisi 9 afroamericani - 18 giugno 2015
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Fiocchi bianchi ricordano le 9 vittime della sparatoria nella chiesa metodista di Charleston
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Curtis Clayton tiene un cartello di protest contro il razzismo dopo l'assassinio da parte di Dylann Storm di 9 afroamericani a Charleston, in Sud Carolina
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Una donna in lacrime a una veglia di preghiera per le vittime di Charleston - 19 giugno 2015
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Un uomo con un cartello di protesta contro la strage razzista di Charleston - 19 settembre 2015
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Un messaggio lasciato sul luogo del memoriale delle vittime della strage nella Emanuel African Methodist Episcopal Church dove 9 afroamericani sono stati uccisi da Dylann Roof
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La Emanuel AME Church dove sono stati uccisi 9 afroamericani
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La foto identificativa fornita dalla polizia penitenziaria di Charleston mostra Dylann Storm Roof
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston
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La veglia a New York contro il razzismo, avvenuta il 21 giugno dopo i fatti di Charleston Joe Raedle/Getty Images

Dylann Roof, il 22enne bianco autore del massacro nella chiesa della comunità afroamericana a Charleston, in South Carolina, dove aprì il fuoco il 17 giugno 2015 uccidendo 9 neri, è stato condannato a morte.

E' la prima condanna federale alla massima pena per un crimine dell'odio. Per circa tre ore la giuria è rimasta riunita prima di deliberare e la sentenza giunge dopo una serie di deposizioni dell'imputato che non ha mostrato alcun rimorso o segnale di pentimento. Al contrario, Dylann Roof ha insistito ancora oggi davanti ai giudici: "Sento che dovevo farlo".

"L'ergastolo? Inevitabile, ma non so a cosa possa servire"

Ha respinto con forza ipotesi su possibili turbe psicologiche e non ha mai chiesto perdono o clemenza, né ha tentato di fornire motivazioni per le sue azioni. Ha parlato per cinque minuti senza fermarsi oggi, sotto lo sguardo inquisitorio della giuria, ha ricordato - come rivolgendosi singolarmente a ciascuno di loro - che il dissenso di un solo giurato sarebbe bastato per risparmiarlo: "Ho il diritto di chiedervi una condanna all'ergastolo - ha aggiunto - ma non so a cosa possa servire". Poi, alla lettura del verdetto, è rimasto impassibile, senza mostrare emozione, immobile nel silenzio mentre diversi familiari delle vittime non riuscivano a trattenere le lacrime.

Limitazioni alla vendita delle armi? E' il momento di cambiare

Voleva ripristinare la segregazione o innescare una guerra razziale. Così aveva risposto il giovane killer agli agenti dell'Fbi quando fu fermato dopo aver compiuto la strage. Un episodio drammatico che ha colpito al cuore la comunità locale e l'America tutta, e che per i sostenitori dei limiti alla circolazioni di armi - il presidente Barack Obama in testa - ha costituito l'ennesima prova che è il momento di cambiare, ispirando quindi appelli e campagne in questo senso.

La risposta della comunitrà locale scossa dal folle gesto è stata di soliderietà e unità, al punto da promuovere azioni che hanno portato alla rimozione della bandiera confederata dagli edifici pubblici in South Carolina per la prima volta in 50 anni, esempio poi seguito anche da altri Stati.

Un simbolo storico ma ormai insanguinato dalla follia di Roof per cui quella bandiera era diventata feticcio delle suoi obiettivi criminali, con cui aveva posato fiero prima di impugnare quell'arma, una Glock 45, e scaricare il suo odio in una chiesa piena di fedeli. Con loro era rimasto seduto per 45 minuti durante un gruppo di preghiera, prima di aprire il fuoco a sangue freddo.

Il video dell'arresto del killer di Charleston

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