Ungà, Giuseppe Ungaretti e l'arte del XX secolo

Ungà, Giuseppe Ungaretti e l'arte del XX secolo, Nomos Edizioni, raccoglie alcuni scritti di critica del poeta.

In particolare, si tratta di saggi, articoli, note non pubblicati nel famoso volume dei Meridiani Mondadori del 1974 (Ungaretti. Vita di un uomo. Saggi e interventi). E in effetti da questa antologia mondadoriana erano rimasti esclusi parecchi scritti assai importanti.

Il volume, curato Angela Madesani, è collegato a una mostra anch'essa titolata Ungà, che si è tenuta alla Galleria Biffi Arte a Piacenza fra dicembre 2014 e febbraio 2015.

Il tema forte dell'opera (e della mostra) è l'amicizia fra Ungaretti e molti dei grandi artisti del Novecento. Espressa attraverso gli scritti che a loro e alle loro opere dedicò.

Si parte da Soffici, con un articolo del 1926 pubblicato sul Mattino, conosciuto in "zona di guerra" e del quale tra l'altro scrive:

*Non c'è tentativo artistico del dopoguerra ch'egli, già prima del 1914, non abbia esaminato. Ha sviscerato la idea d'un'estetica che sia nello stesso tempo un'etica. Ha mostrato la fecondità della negazione ironica.

E si chiude con uno scritto su Carlo Carrà, tratto da volume dei disegni dell'artista, pubblicato da Galleria Annunciata nel 1983.

Fra questi, ci sono altri 39 brevi saggi; pennellate si potrebbe dire. Il volume è introdotto da uno scritto di Madesani che inquadra i testi di Ungaretti nel contesto artistico del secolo e da riproduzioni di opere degli artisti citati.

Ungà. Giuseppe Ungaretti e l'arte del XX secolo
Nomos Edizioni, 2014

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