Un birrificio americano ha battuto Da Vinci creando l'opera più costosa al mondo

Si chiama «Da Vinci of Debt» ma con il maestro dell'arte ha ben poco a che fare. L'installazione che campeggia nella Grand Central Station di New York si è però guadagnata il titolo di opera più costosa al mondo, superando così il «Salvator Mundi» di Leonardo Da Vinci, battuto all'asta nel 2017 per 450 milioni di dollari.

L'installazione - creata dall'azienda di birra light chiamata Natural Light - è una rappresentazione del debito studentesco che interessa oltre 45 milioni di laureati in America. L'accesso a un percorso universitario costa in media 180.000 dollari e la maggioranza degli studenti si trova così costretta a chiedere importanti prestiti. Da qui l'alto valore dell'opera d'arte che, essendo composta da 2.600 diplomi reali, supera Da Vinci di 20 milioni e si posiziona al primo posto tra le opere più costose mai vendute.

«Dopo che la banana di Maurizio Cattelan è stata valutata 120.000 dollari, questo marketing dell'arte non ci dovrebbe più sorprendere» hanno sentenziato alcuni critici, ma i creatori del «Da Vinci of Debt» hanno semplicemente replicato dicendo che il loro obiettivo è proprio quello di sfruttare «le profonde tasche del mondo dell'arte».








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